Una Sommocolonia in versione baby ha accolto domenica scorsa tanti bambini che hanno preso parte alla seconda edizione di “C’era una volta un re…”, una giornata appunto pensata per i più piccoli ed organizzata dall’Associazione Ricreativa Sommocolonia che così ha colto una nuova occasione per far scoprire questo magnifico angolo del territorio barghigiano; più bello che mai in questa giornata, percorso e ravvivavbo dalle voci e dai piccoli passi dei bimbi.
Dopo la prima edizione dello scorso anno, interamente dedicata alla rievocazione della fiaba di Pinocchio di Collodi, stavolta il riferimento ad un racconto per bambini contemporaneo, la fiaba di Esterina Cuor di Leone di Linda Di Canio, anche lei presente alla giornata; raccontata però in maniera diversa, attraverso l’arte drammatica e quindi la recitazione dei bravi interpreti, giovani e non, della Bottega del teatro di Viareggio; e attraverso l’arte espressiva dei bambini impegnati con pennarelli ed acquerelli in un concorso di pittura estemporaneo.
Non sono mancati giochi, saltimbanchi e piccoli appuntamenti gastronomici e nemmeno il saluto delle autorità portato dall’assessore alla cultura del comune di Barga, Maria Giovanna Stefani, insieme all’autrice Linda Di Canio.
Nonostante
il sole ed il gran caldo, la giornata non è stata mai afosa, grazie ad un bel venticello che smorzava il clima finalmente torrido di questa estate che non era ancora arrivata ed il pomeriggio alla fine è stato piacevole per tutti.
“Esterina cuor di leone. Una bella storia d’amore”
È la storia di due personaggi, così diversi tra loro, i cui destini si intrecciano dando vita a un sentimento contrastante. Può una mucca conquistare il cuore di un leone? Sì… se prima non viene sbranata! Il racconto, a tratti esilarante, invita alla riflessione offrendo ai lettori piccoli e grandi, la possibilità di scegliere se aprirsi alla diversità o rimanere confinati nei pregiudizi evitando di affrontarli. È inseguendo sogni d’amore che tante volte le donne trovano il coraggio di lasciare alle spalle ogni certezza. “Esteban guardami sono ormai grassa al punto giusto… mangiami pure…” – “È ancora presto” rispose il leone ben sapendo che non l’avrebbe mai fatto, anche se il suo orgoglio di maschio gli impedisce di confessarle il suo amore… Sull’onda delle emozioni e senza che me ne renda conto, mi trovo a scrivere storie destinate agli adulti usando le parole dei bambini. Il loro linguaggio, così immediato è diventato per me la chiave di accesso a quel mondo infantile che ognuno di noi porta dentro di sé. Spostare su una mucca o in una bottiglia d’acqua storie ed emozioni che mi appartengono, mi ha facilitato la narrazione di quei sentimenti spesso censurati da raffinate tecniche di pensiero. Spero che questo “gioco” possa aiutare grandi e piccini ad aprire il proprio cuore agli altri e sanare eventuali ferite.
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