Ne resterà soltanto uno, recitava un celebre film che parlava di immortali e di immortalità. Di certo la competizione che si è svolta domenica al Ciocco non ha restituito l’immortalità alle povere, vecchie auto che ne sono state protagoniste, ma ha permesso loro di comportarsi da eroi e come eroi di morire o di vincere eroicamente.
Stiamo parlando della prima edizione del rally degli Eroi, manifestazione a metà tra il serio ed il faceto, tra la competizione sportiva impegnativa e la zingarata organizzata dall’Associazione Latitudini con la collaborazione del Ciocco Drive Event, che ha richiamato nella tenuta e sui percorsi del Ciocco, sabato e domenica scorsi, una cinquantina di squadre il cui eroe principale era una vecchissima auto. Auto immatricolate prima del 1999, spesso destinate alla rottamazione, ma rispolverate e ridisegnate per partecipare a questo impegnativo rally a oltranza: un percorso con tratti anche difficoltosi, tra mulattiere, sterrati ed asfalti, su cui girare ininterrottamente per 12 ore cercando di non distruggere il proprio mezzo e di compiere un totale di 36 giri.
Le auto e le squadre dovevano interpretare un tema a loro scelta e al Ciocco si sono veramente sbizzarriti… c’era la Papa Mobile, quelli della Uno Bianca, i Pescatori, gli Hawaiani, gli Hippies, i Flinstones, i Simpson… C’era anche l’auto de L’esercito, tutta realizzata a Barga. Auto e costumi realizzati con tanta inventiva e soprattutto tanta simpatia, utilizzando automobili a due ruote motrici, come detto antecedenti al 1999. C’erano veri e propri pezzi da museo con auto immatricolate nel 1975 e 1979; ed insieme auto più… “nuove” risalenti al 1999.
Come i più classici degli eroi non ci si è risparmiati, si è dato il massimo per rimanere sul tracciato fino allo scadere delle 12 ore e compiere i giri necessari. Per alcune auto, salvate dalla rottamazione per correre la gara, alla fine non è rimasto altro che tornare alla… rottamazione. Molti i ritiri in corso d’opera ed a complicare il tutto le condizioni metereologiche che nel pomeriggio si sono guastate e che hanno messo a dura prova auto ed equipaggi ancora rimasti in gara…
Alla fine però qualcuno ce l’ha fatta. E qualche eroe è stato più eroe di altri. Qualche auto ha fatto alla fine, nonostante gli anni, la sua porca figura fino in fondo. Ci fa piacere riportare che l’eroe degli eroi, anzi l’eroina delle eroine, è stata una vecchia e scassata Uno del 1993 che fino a poco tempo fa abbiamo visto girare per le vie di Barga. Quella preparata proprio dall’unico team barghigiano: una balda squadra che ha speso tante serate e tante risate in quel dell’Officina del Tecnrocross di Barga.
Sono stati loro alla fine a spuntarla, a compiere il maggior numero di giri e soprattutto a riuscire a rimanere in gara nonostante buche, sospensioni saltate, fango, bizze del motore e difficoltà. E ad aggiudicarsi così questa prima riuscitissima edizione della competizione che come ci dice il presidente dell’Associazione Latitudini può darsi tornerà presto nella tenuta del Ciocco.
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