È stato presentato nel pomeriggio di giovedì 30 maggio il Bilancio di genere 2011 del comune di Barga, uno strumento pioneristico che si basa sul consuntivo per estrapolare quante e quali risorse gli enti impiegano a favore (direttamente o indirettamente) di uomini e donne.
Un concetto nuovo e apparentemente complesso, che il parlamento europeo spiega così: “il bilancio di genere ha come scopo quello di intervenire sui bilanci pubblici in quanto questi hanno impatti diversi su uomini e donne, sia a livello di entrate che di uscite; in tale ottica il bilancio di genere implica che, all’interno dei programmi, delle azioni e delle politiche di bilancio, le entrate e le uscite siano valutate e ristrutturate in modo da assicurare che le priorità e le necessità delle donne siano prese in considerazione allo stesso modo di quelle degli uomini, con l’obiettivo finale di realizzare la parità tra donne e uomini”.
Il comune di Barga è tra i 10 comuni che in Toscana hanno aderito all’iniziativa dell’ANCI e che hanno colto l’opportunità di finanziamento da parte della Regione Toscana; il fatto che sia stato presentato il bilancio di genere 2011 è dovuto ad un ritardo nella formazione, ma ha permesso comunque di dotarsi di un importante strumento, o meglio, di una lettura in altra ottica di come le entrate e le uscite del comune incidano sulla vita di donne e uomini.
In sede di conferenza stampa, alla quale erano presenti, tra gli altri, il consigliere delegato alle pari opportunità Caterina Campani, il sindaco Marco Bonini, l’assessore alla cultura Giovanna Stefani, il consulente ANCI Federico Binaglia, è stata presentata la relazione sul bilancio di genere, un’analisi del bilancio 2011 che schematizza, in tre sezioni, la composizione demografica e socioeconomica del comune di Barga, il bilancio 2011 in ottica di genere e un analisi di genere interna all’ente.
Ne emergono numerosi dati – tra i quali anche il fatto che l‘organico del Comune è “rosa”, con 35 dipendenti donne e 29 uomini – i più importanti dei quali sono però riferiti alle quattro aree di inerenza al genere. Si tratta, nello specifico, di “Aree dirette”, ossia quelle relative al settore delle Pari Opportunità, finanziate, nel 2011, con 500€; “indirette alla persona e alla famiglia”, aree tra cui ricadono attività di solito svolte dal caregiver (servizi ai bambini e agli anziani, ad esempio), nella maggior parte svolte da donne e finanziate, sempre r quanto riguarda il 2011, con 2.500.000 euro (22%); “aree indirette alla qualità della vita e dell’ambiente”, settore in cui ricadono attività che hanno ricadute per uomini e donne diverse ma minime, pari al 47.3% della spesa complessiva dell’ente per un importo di 5.436.194 euro; “aree neutre”, che riguardano voci di spesa indifferenti rispetto al genere.
All’interno di queste macro aree emerge quindi quanto finanziato per uomini e per donne, per le quali sono da considerare di utilità le numerose attività della Commissione Pari opportunità; l’organizzazione scolastica, la refezione, il trasporto, le attività ludico-ricreative estive, o ancora i servizi agli anziani come assistenza domiciliare e consegna dei farmaci, il sostegno economico per le strutture residenziali e quant’altro. Tutti interventi che, stando al ruolo della donna nell’attuale società, hanno fornito al genere femminile sostegno e migliore qualità della vita.
Per il comune di Barga, la stesura di questo primo bilancio di genere non è che l’inizio di un importante percorso di valutazione e analisi del proprio operato, che adesso potrà essere valutato anche in termini di ricadute prodotte sulla popolazione maschile e femminile portando a una sempre maggiore parità tra generi.
Per conoscere meglio il bilancio di genere 2011 clicca sotto sulla scritta SCARICA IL FILE ALLEGATO
Tag: pari opportunità, bilancio di genere, federico binaglia
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