A proposito del degrado del cimitero

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Caro Direttore
Sull’ultimo numero de “Il Giornale di Barga”, aprile 2013, abbiamo letto con grande attenzione l’interessante e doveroso articolo: Il degrado del cimitero urbano, dove si evidenzia il suo particolare stato d’abbandono che rattrista ogni persona munita di buon senso.
Poiché nello stesso articolo si fa un particolare richiamo al Comune di Barga, come alla nostra Arciconfraternita di Misericordia e ad altri eventuali Enti, per parte nostra ci sentiamo di dire quanto segue. Senz’altro siamo disponibili a intraprendere un cammino insieme all’Amministrazione Comunale di Barga e con chi vorrà unirsi a noi, vedendo il da farsi per rendere migliore in tutti gli aspetti il nostro cimitero, così come nel passato abbiamo sempre cercato di attuare nei limiti delle nostre possibilità, in certi casi supplendo alla stessa Amministrazione, ovviamente con il suo concordato consenso.
Abbiamo fatto manutenzione dei tetti dei colombari, in parte da noi costruiti con concessione territoriale del Comune, e un settore di proprietà del Comune medesimo. Sostituzione, perché rubati e fatta doverosa denuncia, dei canali e discendenti in rame. È stato fatto anche un intervento sul tetto della cappella centrale o chiesina di proprietà del Comune. In questi giorni è in fase di ultimazione il rifacimento dei tetti alla serie di cappelle laterali alla stessa chiesina, con sistemazione canali e discendenti. Quando sarà ultimata quest’opera di manutenzione, certamente nelle cappelle non si avrà più l’infiltrazione d’acqua, causa anche (ce lo auguriamo) degli allagamenti dei locali seminterrati.
Nel gennaio 2012 l’Arciconfraternita di Misericordia invitò l’Amministrazione Comunale a fare insieme un sopralluogo al cimitero, per vedere e capire cosa poteva essere fatto per migliorarne l’aspetto. Furono messe in campo diverse idee: un parcheggio esterno, con strada d’accesso diretta verso il cimitero, particolarmente utile per togliere dall’attuale viale il traffico di mezzi, usati per le attività commerciali e di pastorizia che si svolgono al di fuori dello stesso cimitero. Sistemazione totale del parco della memoria: viale centrale, siepi e cipressi, dove ognuna di queste piante ricorda un Caduto della Prima Guerra Mondiale. Fu convenuta inoltre la sistemazione della scala centrale per accedere alla parte superiore del cimitero, a uso anche dei disabili e mezzi di locomozione. Per tutte queste evenienze il Comune s’impegnò ad attuare tramite il suo Ufficio Tecnico una perizia complessiva dei lavori necessari.
In quell’occasione annunciammo alla stessa Amministrazione che le avremmo fatto altra richiesta di concessione di terreno, onde consentire all’Arciconfraternita di Misericordia la realizzazione di nuovi 100 loculi; permesso che è ancora in fase di definizione.
Siamo consapevoli che la situazione del cimitero sia giunta a un livello da bollino rosso e non è nostra intenzione sottrarsi dal contribuire al suo miglioramento, pensando, anche, che altri potrebbero aggiungersi a seguire il nostro esempio; ovviamente, tutti, collaborando con l’Amministrazione Comunale.
Il Governatore
Arciconfraternita di Misericordia di Barga
Enrico Cosimini

Commenti

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  1. A proposito del cimitero…
    A commento di quanto fattoci sapere dalla Misericordia, rendendoci edotti delle manutenzioni effettuate negli ultimi tempi, resta un fatto incontrovertibile che il degrado c’é, ed é evidente e che si va avanti così la situazione andrà sempre più peggiorando. E’ una questione fisiologica.Ci sono sempre, a distanza di anni, da risistemare alcune tombe che ebbero subito danni dalla piante, ormai e frettolosamente abbattute senza provvedere a rimpiazzarle con altre, magari dei cipressi che per antonomasia sono le piante che più si adattano ai cimiteri. Secondo me ci voleva solo della buona volontà, perchè per la spesa dell’acquisto credo proprio che si poteva rimediare, anche con un semplice questua. Nessun abitante di Barga si sarebbe tirato indietro.(mille persone che danno un euro ed il gioco era fatto). Come sarebbe semplice, e i soldi si troverebbero, per risistemare la siepe di bussolo (o bossolo) che ornava il vialetto di ingresso prima del cancello dell’entrata (e ora ridotto ai minimi termini), magari corredando l’interno con delle panchine che potrebbero offrire momentaneo riposo ai visitatori ed anche una occasione di sosta al fresco per coloro che scelgono di fare una passegiata, specie nel periodo estivo, in questa zona del nostro territorio.Poi le lapidi delle tombe “poco frequentate”. Scolorite negli epitaffi tanto da essere difficile leggere cosa ci sia scritto, alcune rotte e sommariamente ammucchiate senza alcun riguardo se poi qualche “pezzo” va perso, spesso anche con frasi che fanno “letteratura” per quanto volevano dire e significare per coloro che con affetto e dedizione ai propri morti hanno voluto esprimere.Eppure, secondo me ci vorrebbe solo un po’ di buona volontà per conservare queste vestigia del nostro passato, lontano o vicino che sia, perchè sono la nostra storia vissuta e partecipata.E poi ce ne sarebbe ancora.Giuseppe Luti

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