Salvare ed anzi potenziare i due presidi ospedalieri esistenti in valle del Serchio, il “Santa Croce” di Castelnuovo ed il “San Francesco” di Barga. Lo chiede l’Osservatorio della sanità Valle del Serchio, in attesa e sempre che venga realizzato l’ospedale unico della Valle del Serchio, sulla cui sede futura, votata nei giorni scorsi dai sindaci, l’osservatorio si dice comunque contrario.
“Chiediamo – scrive l’Osservatorio – che, in attesa della definitiva sistemazione del nuovo ospedale unico, sul quale, tra l’altro, non siamo d’accordo, vengano mantenuti e potenziati i due presidi esistenti di Barga e di Castelnuovo, ridistribuendo i servizi con la dovuta equità, come previsto negli accordi del 1995”.
L’intervento dell’osservatorio è legato alla prevista riorganizzazione die due ospedali con l’intenzione peraltro più volte ribadita dalla direzione generale di cercare di accorpare su una unica sede tutti i servizi ospedalieri presenti sul territorio o comunque addivenire ad una riduzione di buona parte delle attività, almeno in uno dei due ospedali.
[dw-post-more level=”1″] Gli accordi a cui si riferisce il comitato prevedevano la realizzazione di un polo medico a Barga e di un polo chirurgico a Castelnuovo. Operazione che però non si è mai del tutto conclusa visto che molti dei servizi medici che si dovevano spostare a Barga, adesempio, sono rimasti parzialmente al “Santa Croce”
Secondo l’Osservatorio mantenere e potenziare i due presidi sarebbe adesso un’operazione fattibile: “Tale ridistribuzione – conclude – non necessiterebbe di ulteriori oneri finanziari e garantirebbe il diritto alla salute dei cittadini di tutta la Valle, attualmente molto preoccupati per quanto sta avvenendo a livello istituzionale”.
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