Le responsabilità di chi possiede un animale domestico. Un convegno a Ghivizzano

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In occasione di un anno di apertura del 1° Sportello per la Tutela degli Animali nella zona, l’Associazione ONLUS “L’Arca della Valle” ed il Comune di Coreglia in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Mediavalle, organizzano una conferenza aperta a tutti presso la sede distaccata del Comune in Via Nazionale a Ghivizzano. L’appuntamento è per sabato 6 aprile (16). Interverranno i relatori Francesco Tolari  docente di virologia veterinaria presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Pisa e il Dott. Ambrogio Pagani Direttore Unità Operativa Sanità Animale Azienda Usl 2 Lucca.

Si parla di tematiche importanti quali le responsabilità di tutti coloro che possiedono un animale da compagnia ma anche di tutto quello che concerne l’igiene urbana veterinaria, a cominciare da anagrafe canina, lotta al randagismo ecc.

La tutela degli animali e la lotta al randagismo sono principi sanciti dalla nostra normativa che riconosce agli animali d’affezione il diritto alla vita e vieta la soppressione dei randagi. Le linee guida sulla detenzione responsabile degli animali di affezione si rifanno alla Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia, sottoscritta a Strasburgo nel 1987. Dopo aver sancito il divieto di abbandono e ribadito che nessuno deve causare inutili sofferenze ed angosce agli animali, la Convenzione stabilisce che ogni persona che detiene un animale da compagnia sarà responsabile della sua salute e del suo benessere, dovrà provvedere al suo mantenimento e fornirgli cure ed attenzioni, tenendo conto dei suoi bisogni in relazione alla specie ed alla razza.

[dw-post-more level=”1″] Pertanto, l’iscrizione del proprio cane all’anagrafe nazionale non è solo un atto di proprietà ed una precauzione sanitaria, ma anche un atto di responsabilità e di rispetto contro l’abbandono ed i maltrattamenti e un segno di riconoscimento e di tutela dei suoi diritti in senso etico e giuridico.

Per i “gatti in libertà” la nostra normativa riconosce una sorta di “diritto alla territorialità'”, ma in pratica anche questi animali sono dei randagi, per la precarietà della loro esistenza, la mancanza di cure e le sofferenze alle quali vanno incontro, condizioni inadeguate anche per il gatto, specie di antica domesticazione che preferirebbe invece punti di riferimento sicuri e casalinghi. Le colonie feline anche se ben gestite devono quindi rappresentare una soluzione temporanea da non istituzionalizzare ed incoraggiare e anche per i gatti la soluzione ottimale alla quale mirare è quella di un sistema di  anagrafe che scoraggi l’abbandono e spinga le persone ad una detenzione responsabile.

Nell’igiene urbana veterinaria rientrano tutte le attività svolte dai servizi veterinari provinciali relativamente alla gestione dei rapporti uomo-animali in ambiente urbano: lotta al randagismo, anagrafe canina, controllo delle popolazioni domestiche e sinantropiche; controllo delle specie esotiche in cattività; vigilanza sui negozi per animali, cliniche ed ambulatori veterinari.

Per parlare ed approfondire queste tematiche importanti l’Arca della Valle invita a prendere parte alla conferenza.

Per informazioni:347 8947831 – arcadellavalle@virgilio.it.

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