Un risultato eccezionale. Un primato a livello regionale. Il Popolo della Libertà fa il pieno di voti a Vergemoli raggiungendo una percentuale pari al 42,8%. Il Comune di Michele Giannini (nella foto a Barga davanti ai seggi con il senatore Andrea Marcucci ed Alessandro Adami), si classifica al primo posto in Toscana come preferenze ottenute dal Pdl. Praticamente, un cittadino su due di Vergemoli ha votato per il suo sindaco, candidato alla Camera dei Deputati.
Dati che il candidato del Pdl Michele Giannini sottolinea con soddidsfazione, all’indomani del voto.
Peraltro per un soffio Giannini non è riuscito ad aggiudicarsi lo scranno del Parlamento, proprio perché il centrodestra non ha ottenuto, per uno 0,3% di voti, il premio di maggioranza; ma il risultato raggiunto da Giannini, specialmente in Garfagnana, non potrà rimanere inosservato.
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Nella stragrande maggioranza dei Comuni garfagnini il Pdl supera il 20% dei consensi alla Camera dei Deputati, arrivando a toccare punte notevoli. Tra i successi il 28,6% a Careggine, il 25,4% a Villa Collemandina, il 24,9% a Vagli Sotto, il 25,3% a Minucciano, il 23,4% a Castiglione, il 22,1% a Camporgiano, il 20,2% a Piazza al Serchio, senza considerare addirittura il 40,2% a Giuncugnano e, appunto, il 42,8% a Vergemoli. Queste percentuali, paragonate a quelle di altre province, sono tra le più alte in Toscana. “Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto -afferma Giannini -. Sono orgoglioso di cuore e veramente felice della fiducia che mi è stata accordata. Ringrazio i tanti cittadini che hanno espresso la volontà di votarmi puntando sulla mia persona e sulla mia onestà, mettendo anche in secondo piano le appartenenze politiche.
Abbiamo mancato la realizzazione del sogno veramente per pochissimi voti.
Ciò malgrado, non ci aspettavamo un risultato così positivo. Auguro un buon lavoro ai parlamentari appena eletti. Sarò sempre presente a recepire le problematiche di tutti i cittadini, anche di coloro che non mi hanno votato, per portare in tutti i tavoli istituzionali necessari le loro istanze, fosse anche di dover andare a Roma a piedi”.
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