Terremoto, “migliorare le procedure di emergenza e mettere in sicurezza il territorio”

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Migliorare il sistema di pianificazione e di intervento in caso di emergenza pensando alla macchina della protezione civile come una filiera da rafforzare, dagli Enti Locali fino al Dipartimento nazionale, e lavorare per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati dell’intero territorio della provincia di Lucca, anche tramite una legge speciale per il reperimento di risorse per interventi straordinari.

Questi i punti messi in luce ieri pomeriggio dall’intervento del presidente della Provincia Stefano Baccelli di fronte al capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli che li ha pienamente condivisi.

«In una zona come quella della Garfagnana e della Media valle del Serchio, – ha affermato Baccelli – che la stessa Commissione grandi rischi ha dichiarato ad alto rischio sismico, come amministratori e come cittadini abbiamo il dovere di lavorare per rafforzare la protezione civile.

Nella consapevolezza del periodo di forte crisi che stiamo attraversando – ha continuato Baccelli – , è necessario fare tutto il possibile per trasformare la prevenzione in azioni certe e strategiche ed evitare la logica degli interventi spot. Per questo si devono trovare risorse straordinarie per la Valle del Serchio ma anche per l’intera provincia, con una legge speciale studiata ad hoc».

Intanto ieri, alla presenza dell’assessore alla Protezione Civile Diego Santi e dei tecnici della Provincia, si è svolto un incontro presso il Centro Intercomunale di Protezione Civile della Mediavalle del Serchio per affrontare la questione dei danni causati dal terremoto del 25 gennaio e si è valutata la questione dei due plessi scolastici dichiarati inagibili a Piazza al Serchio e Ghivizzano. È stato deciso che gli alunni della scuola media di Piazza al Serchio saranno trasferiti a Minucciano, e a questo scopo sarà organizzato anche un apposito servizio di scuolabus, mentre i bambini della primaria di Ghivizzano andranno nei locali delle scuola media della frazione.

Durante la riunione è emersa anche la necessità di proseguire con le indagini per monitorare meglio i danni causati dal sisma, in particolare nella zona del comune di Barga.

Nel frattempo dagli uffici della Protezione Civile sono stati diffusi anche gli esiti dei sopralluoghi effettuati.

A Barga non sono fruibili la biblioteca e il palazzetto dello sport mentre resta da decidere sul museo civico, sull’asilo e sulla chiesa di S. Elisabetta.

[dw-post-more level=”1″]Nel comune di Bagni di Lucca restano non agibili la chiesa di Vico Pancellorum e alcuni edifici privati.

A Borgo a Mozzano restano chiuse la chiesa della Misericordia e la biblioteca comunale. A Camporgiano non è agibile la chiesa di Casciana mentre a Castelnuovo non sono fruibili le chiese di Gragnanella e S. Lucia.

A Castiglione Garfagnana resta da decidere l’agibilità per le chiese di Pian di Cerreto e per la torre campanaria della chiesa di Castiglione mentre non sono agibili le chiese di Cerageto, Isola e Valbona.

Nel Comune di Coreglia, come già detto, non è agibile la scuola primaria di Ghivizzano mentre restano da decretare la chiesa di Piano di Coreglia e quella di Calavorno.

A Fabbriche di Vallico non è utilizzabile la chiesa di Gragliana come la chiesa di Verni, a Gallicano.

Ancora due chiese non agibili a Giuncugnano e Molazzana (Brucciano).

A Piazza al Serchio oltre alla scuola restano non agibili le chiese di San Donnino, S. Pietro e l’abitazione del parroco a S. Anastasio.

A San romano in Garfagnana sono non utilizzabili le chiese di Sambuca  e la chiesa parrocchiale di san Romano mentre a Sillano sono inagibili la chiesa di S. Bartolomeo e di Dalli Sopra e resta da decretare su quella di Capanne di Sillano.

Anche a Villa Collemandina restano non fruibili le chiese di Canigiano e Magnano.

In totale sono state 54 le richieste di sopralluogo di cui ne restano 10 da effettuare per un totale di 27 siti dichiarati inagibili, per lo più chiese.

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