Sicurezza sulla neve: un incontro al rifugio Santi alla Vetricia

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Il rifugio alpino “Giovanni Santi” gestito dalla giovane coppia Naik Marovelli e Elisabetta Malerba, in località la Vetricia (1345m) sull’Appennino Barghigiano organizza per sabato 16 febbraio una giornata di sicurezza sulla neve in collaborazione con la sezione del Cai di Barga.

L’incontro formativo prenderà il via la mattina intorno alle 9.30 e si avvarrà della collaborazione dell’Istruttore Nazionale di Sci Alpinismo Riccardo Simoncini, coadiuvato dal tecnico del Soccorso Alpino toscano Alberto Redini.

La mattinata, aperta a tutti, prevedrà una lezione teorica per comprendere meglio le varie tipologie di neve e la loro formazione, poi ci sarà una successiva parte pratica, in una area predisposta, sull’utilizzo degli strumenti che ogni escursionista (alpinista o sci-alpinista) dovrebbe sempre avere con sé ed essere in grado di usare nel miglior modo possibile, ovvero: arva, pala e sonda.

La sicurezza in montagna è un punto fondamentale per viverne la passione nella maniera più tranquilla possibile. Saper conoscere i propri limiti innanzitutto e conoscere il terreno sul quale l’escursionista andrà ad avventurarsi. Nel particolare, il tema della slavine è di attualità in questi giorni, viste le abbondanti precipitazioni nevose che ci sono state che permetteranno agli istruttori e a chi vorrà partecipare un esercitazione in condizioni ideali.

Per raggiungere il rifugio Giovanni Santi bisogna arrivare nel centro di Barga (Giardino) ed imboccare la strada in salita, Viale Cesare Biondi (o Canteo) e proseguire sulla strada principale per 10km, sino a giungere alla frazione di Renaio (1000m). Dopo di che, per i più temerari, e sempre che siano attrezzati con un buon fuoristrada ed a patto, inoltre, che la strada sia pulita (nelle settimane scorse delle slavine avevano interrotto il passaggio) in 3km si giunge al rifugio. Comunque il consiglio che da il gestore del rifugio a tutti coloro che vorranno partecipare è di lasciare le auto al parcheggio di Renaio e proseguire a piedi o con gli sci, ed in circa 30 minuti sarete in tutta calma al rifugio.

Per chi vorrà si potrà fermare al rifugio a pranzo con l’ottima cucina casalinga di Naik ed Elisabetta.

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