Ci sono movimenti strani attorno al centro di Salute Mentale della Valle del Serchio. La denuncia di qualcosa che assolutamente non va viene dall’associazione Filo D’Arianna di Gallicano che riferisce in un comunicato di quanto appreso durante un convegno, avvenuto giovedì 21 febbraio. Sotto vi proponiamo il comunicato di Filo D’Arianna ed anche la risposta dell’azienda USL, ma prima vogliamo fare un inciso: i movimenti in atto sono forieri di quanto il direttore generale dell’azienda Antonio D’Urso, ha comunicato nelle settimane scorse: la riorganizzazione dei servizi sanitari e di quelli ospedalieri. C’è infatti una grossa tegola che pende sulla nostra testa e riguarda in particolare la trasformazione e la razionalizzazione dei servizi per far fronte alle minori entrate in bilancio. Comunque vada si può star certi che la sanità della Valle del Serchio perderà dei pezzi. Non sappiamo quali saranno le riorganizzazione di servizi importanti come quello della salute mentale, ma ci possiamo invece immaginare che ci saranno presto grosse novità, pesanti novità, per quanto riguarda la riorganizzazione ospedaliera della Valle del Serchio. Da settimane si sa che è intenzione dell’azienda arrivare a concentrare in un unico presidio ospedaliero, tra Barga e Castelnuovo, tutti i principali servizi. A quanto pare, sarebbero già pronte delle bozze di ipotesi per mettere a confronto le possibilità dei due presidi di ospitare tutti i servizi ed in queste non è che sarebbero molte le speranze di salvare il nostro ospedale a quanto si sente dire e ci si immagina. Niente di confermato ovviamente e speriamo in questo di essere solo troppo pessimisti. Se ne riparlerà sicuramente molto presto. Subito dopo le elezioni, già nei primi giorni della prossima settimana. Prima dell’incontro della conferenza dei sindaci con l’assessore regionale Luigi Marroni convocato per il 28 febbraio in cui appunto si affronteranno sia la questione della ubicazione del nuovo ospedale unico della Valle che quella della riorganizzazione dei due presidi in attesa del nuovo ospedale.
Detto questo ecco che cosa dice Filo d’Arianna sul Centro di Salute mentale. Durante il convegno, riferisce Filo D’Arianna, “è arrivata una telefonata all’Operatore Socio Sanitario, in servizio al Centro di Salute Mentale della Valle del Serchio dove veniva comunicato che, da subito, gli operatori sanitari in servizio presso il centro di Salute Mentale sarebbero stati spostati presso la struttura Hospice di Villetta per circa un mese adducendo come motivazione una gravissima carenza di personale nella struttura in oggetto”.
[dw-post-more level=”1″] “Le domande che ci poniamo – continua l’associazione – sono: come mai si sono create queste gravissime carenze di personale?
Perché andare a reperire risorse nella salute mentale togliendole dal territorio invece di attingere alle graduatorie o a personale esterno come abitualmente accade?
Pertanto chiediamo alla direzione dell’ASL 2 come intende risolvere questa situazione di grave emergenza sul territorio in un momento in cui il dibattito politico è incentrato quasi esclusivamente sulla realizzazione dell’ospedale unico.
Facciamo inoltre un appello ai politici affinché si adoperino a salvaguardare il territorio dove le necessità’ assistenziali sono più emergenti e prolungate rispetto ai sempre più brevi ricoveri ospedalieri”.
Abbastanza immediata la risposta dell’azienda ASL 2 che afferma: “L’Azienda USL 2 di Lucca evidenzia che la carenza di personale che si è creata all’Hospice di Villetta è stata determinata dall’assenza improvvisa e contemporanea di cinque Operatori Socio Sanitari. A seguito di questa problematica, come avviene spesso in casi del genere, è stata stabilita la temporanea attribuzione all’Hospice, a partire dal 27 febbraio e per un massimo di 30 giorni, di un Operatore Socio Sanitario solitamente impiegato in un’altra struttura, nel caso specifico della Salute Mentale.
II Responsabile del settore infermieristico e dell’Assistenza, il Direttore della Salute Mentale della Valle del Serchio ed il Direttore del Dipartimento hanno condiviso il trasferimento provvisorio dell’Operatore interessato.
L’Azienda concorda sull’importanza dell’assistenza territoriale, tanto che nella programmazione aziendale è esplicitata la volontà di proseguire nel corso del 2013 nella rimodulazione e nello sviluppo proprio dei servizi territoriali”.
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