L’uso dell’ARVA ed una ciaspolata. Ecco gli appuntamenti del Rifugio della vetricia

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Una recente foto del Bivacco della Caciaia, scattata dal nostro Stefano Elmi

Due appuntamenti per scoprire meglio la nostra montagna e soprattutto come viverla con sicurezza. Questi in sintesi gli scopi dei due prossimi appuntamenti che verranno organizzati dal rifugio “Giovanni santi” della Vetricia, immerso nel cuore della montagna barghigiana, a qualche chilometro Renaio.

La notizia viene resa nota dai gestori, i due giovani Naik ed Elisabetta. Il 16 Febbraio si terrà una giornata all’insegna della sicurezza in montagna invernale, in cui, con la partecipazione di alcuni componenti del Soccorso Alpino e del Cai di Barga, si potrà partecipare ad una dimostrazione pratica sull’utilizzo dell’Arva per la ricerca in valanga.

ARVA significa Appareil Recherche Victime d’Avalanche, che tradotto in parole povere (o meglio in iitaliano) vuol dire apparecchio per la ricerca di vittime da valanga.

E’ uno strumento da non sottovalutare anche dalle nostre parti, visto che sulle nostre montagne anche durante i mesi invernali è abbastanza frequente l’attività di alpinisti e appassionati dello sci fuoripista e che anche sul nostro Appennino, non è da sottovalutare il fenomeno di slavine e valanghe.

L’ARVA è un ricetrasmettitore che si indossa quando ci si reca in zone a rischio di valanga. Trasmette un segnale e all’occorrenza si può commutare in ricezione e cercare il segnale di un altro trasmettitore e quindi trovare una persona sepolta dalla neve con una certa velocità. Ha salvato la vita a tanta gente, ma per poterlo utilizzare è necessaria una certa competenza.

Dopo questo appuntamento un nuovo evento è previsto per il 23 Febbraio 2013. Sempre presso il Rifugio Santi si terrà stavolta un appuntamento di semplice piacere: una “ciaspolata” che partirà dal rifugio e raggiungerà la Località Caciaia, dove si trova un Bivacco realizzato dall’ASBUC di Barga in grado di accogliere escursionisti ed appassionati della montagna. Raggiunto il Bivacco della Caciaia i partecipanti troveranno qualcosa di caldo per scaldarsi un po’ e chi lo vorrà potrà proseguire per osservare la luna pieta sui prati dell’Omo a circa 1800 metri s.l.m. Partenza dal rifugio intorno alle 18. Al ritorno al Rifugio prevista la cena e, per chi lo vorrà il pernottamento.

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