Kme, la RSU attacca l’azienda

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Nella già complessa e preoccupante vicenda degli esuberi e della chiusura del Forno Asarco dello stabilimento KME di Fornaci di Barga, si inserisce adesso, a  complicare una situazione già delicata, l’acuirsi di una tensione tra azienda e sindacati nata venerdì scorso, dopo lo sciopero proclamato dalle RSU. Una tensione legata proprio alla gestione dello sciopero ed al mantenimento delle attività degli impianti lavorativi.

La RSU (rappresentanza sindacale unitaria) di KME, in un comunicato stampa accusa l’azienda di non aver rispettato il diritto allo sciopero dei lavoratori.

Il problema riguarda la gestione delle ditte in appalto e dei lavoratori comandati a salvaguardia degli impianti a caldo durante le ore di sciopero di venerdì. Secondo la denuncia della RSU, in occasione dello sciopero, un lavoro di manutenzione al forno “Asarco” nel reparto fonderia rame, normalmente svolto dal personale dell’officina meccanica di stabilimento, è stato appaltato ad una ditta esterna, che ha lavorato ed ha ultimato i lavori nella giornata di sabato, ledendo il diritto allo sciopero dei lavoratori.

[dw-post-more level=”1″] Secondo la RSU è stata una “forzatura da parte di KME, che arriva – scrive – all’indomani dell’apertura della procedura  di mobilità per le 142 unità dichiarate per lo stabilimento di Fornaci di Barga; quindi in questa fase è ancora più chiara la gravità di esternalizzare il nostro lavoro a ditte in appalto”.

Secondo la RSU il diritto allo sciopero è stato leso anche per quanto riguarda i lavoratori comandati.

La rappresentanza sindacale si dice consapevole del fatto che nelle giornate di sciopero sono previsti dal contratto nazionale lavoratori comandati per la salvaguardia degli impianti a caldo, ma afferma anche che con l’azienda manca ormai da molto tempo: “Un accordo sui numeri”. Secondo la RSU insomma, c’è stata: “ancora una volta una gestione unilaterale da parte dell’azienda, che ha tolto il diritto allo sciopero ai lavoratori, comandandoli in numero eccessivo e non strettamente necessario allo spegnimento degli impianti, come tentativo di inficiare l’iniziativa sindacale”.

“Nella mattina di oggi (ieri per chi legge) abbiamo cercato di avere chiarimenti in merito a quanto accaduto – scrive ancora la RSU –  ma la direzione aziendale non ha ritenuto opportuno incontrarci. Abbiamo così messo a conoscenza di quanto accaduto i coordinatori nazionali di FIM FIOM UILM, perché tale argomento sia oggetto di discussione durante l’incontro previsto con KME domani (oggi, martedì 19 Febbraio) alla ripresa della trattativa in corso. Il consiglio di fabbrica condanna il comportamento antisindacale tenuto da KME negli ultimi mesi e ritiene che tale atteggiamento rischia di compromettere le relazioni sindacali interne”.

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