Sabato 2 marzo alle ore 16 presso Palazzo Pancrazi a Barga si terrà la presentazione de “Il Postale” di Vincenzo Pardini. Il libro è inserito nel programma del “Tra le righe di Barga Winter festival”, evento creato da Andrea Giannasi, dal Comune di Barga, dalla Biblioteca “Rosselli” con la collaborazione della libreria Poli. Oltre all’autore saranno presenti il sindaco di Barga Marco Bonini, l’assessore alla cultura Giovanna Stefani, la bibliotecaria Maria Luisa Livi. Modera Andrea Giannasi.
Vincenzo Pardini torna al romanzo e lo fa consegnando al lettore Il postale che è un’incursione nel tempo della storia e, insieme, un ritorno al richiamo più congeniale all’autore, alle sue storie di Garfagnana, alle epifanie del mondo animale, ai pensieri, movimenti, persino agli odori che diventano linguaggio. Liberio Fraterni è un vetturino – uno degli ultimi, giacché la strada ferrata e il treno stanno per congedarlo – e si ritrova di colpo a fare i conti con la modernità che irrompe a scardinargli la quotidianità, quella in cui “il tempo passava, ma in maniera diversa”. Sua moglie Altea riesce a presentire gli eventi, specialmente quelli luttuosi, e ha un figliolo, Amilcare, che “prima o poi, avrebbe dato dispiaceri”. Ha anche un cavallo, Balio, indomito e fulmineo nelle sue corse, venuto non si sa da dove, né da quale tempo. “I suoi antenati hanno visto aprirsi il Mar Rosso. Calesse o diligenza quando li traina lui non esistono; calpesta e disperde il tempo come polvere” gli dicono i misteriosi uomini, venuti anch’essi non si sa da dove, che glielo vendono. Sarà la sua fortuna. Le vicende della famiglia Fraterni – che a fatica segue i cambiamenti che ruzzolano nel corpo della società – si intrecciano alle vicende del postale di Liberio che, muovendosi su e giù per la Garfagnana, per la valle del Serchio, tra le Alpi Apuane e l’Appennino, condurrà a destinazione anche Pascoli, Puccini, Mordini e persino Gemma Galgani, beatificata nel 1933 e poi canonizzata nel 1940. Sullo sfondo la grande storia – l’ultimo scorcio dell’800, la Grande Guerra, l’avvento del fascismo, l’impatto dell’Italia rurale con il gigantismo della storia che non arresta il suo corso, lo si vede e lo si intuisce dai giornali che cominciano a essere letti per “capire meglio il mondo”.
Il programma completo del “Tra le righe di Barga Winter festival” è sul sito www.prospektiva.it
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