I nuovi “bargo-esteri”: a Istanbul c’è Gabriele Gervasoni

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La nostra comunità è legata da secoli all’emigrazione. La partenza verso mete più o meno lontane ha significato nei secoli e nei decenni scorsi il raggiungimento di un porto sicuro per tentare di rimanere a galla e  in molti casi si è trasformato in un rifugio più o meno confortevole, a volte dorato,  dove costruirsi una nuova vita.

Negli ultimi decenni l’emigrazione verso i paesi esteri è praticamente cessata, ma non ci sarebbe da stupirsi se da questa Italia sempre più in crisi, sempre più vicina alla critica situazione di tanti paesi poveri, non si tornasse a fare le valigie ed a partire ancora una volta in cerca di fortuna.

Pare questa del resto una delle poche strade praticabili per tanti giovani in cerca di lavoro in un Italia dove di lavoro non ce n’è per nessuno. Nemmeno, e tantomeno, per chi tenta di specializzarsi, di studiare, di crescere.

Così bisogna guardare con interesse alle storie di quei pochi barghigiani che in questi anni sono partiti per altri mondi. Ricordiamo tra i primi, i fratelli Filippo e Simone Franchi, oggi stabilmente residenti in Australia; e negli anni scorsi Gianmarco Marroni che si è rifatto una vita in Scozia dove ha realizzato il suo sogno e la sua passione. Lavorare nel mondo del primo soccorso e dell’emergenza.

Oggi vi raccontiamo invece la storia di Gabriele Gervasoni, barghigiano doc di Sigliari; la sua è una storia da ammirare. Un barghigiano che ha ripreso le valigie in mano e che all’estero si sta costruendo una carriera. Che proprio dai mercati esteri ha ricevuto  questa opportunità.

Gabriele ha 39 anni ed è partito dal basso, facendo la gavetta con umiltà ed impegno, iniziando a lavorare prima come metalmeccanico  e divenendo alla fine un manager stimato e tenuto in grande considerazione. Vive da qualche mese in Turchia, nella fascinosa Istanbul, unico barghigiano a trovarsi stabilmente in questa nazione. Quando lo abbiamo incontrato, durante una recente visita a Istanbul, lo abbiamo scherzosamente definito “ambasciatore dei barghigiani in Turchia”, ma in realtà potremmo chiamarlo ambasciatore delle nuove strade che possono percorrere i giovani barghigiani. Guardando ai mondi che oggi, al contrario di questa sempre più decrepita Europa in grossa crisi, stanno crescendo ed emergendo. Come appunto la Turchia.

Un diploma professionale alle spalle, un percorso di lavoro iniziato come metalmeccanico siderurgico alla KME nel 1997, oggi Gabriele lavora come dirigente alla  Naturelgaz Manufacturing and Trading Inc.,  con sede a Istanbul, la prima azienda in Turchia per la distribuzione di metano attraverso i suoi investimenti nelle infrastrutture, servizi a tubazioni ad alta pressione.

[dw-post-more level=”1″] Naturelgaz Manufacturing and Trading Inc. possiede la più grande distribuzione CNG e commercializzazione di stoccaggio CNG(compressed natural gas ovvero gas naturale compresso più comunemente chiamato metano) in Turchia.  Ed è  creatore e leader sul mercato Turco di distribuzione metano; l’unica azienda di distribuzione combustibile ad avere un reparto dedicato alla conversione dei veicoli diesel e benzina in CNG e la prima e unica azienda autorizzata a registrare le licenze dei veicoli CNG.

Gabriele è stato assunto ad ottobre come  “Technical ?nstallations & Maintenance Manager”  (dirigente nel settore impianti tecnici e manutenzione) e svolge incarichi di rilievo e responsabilità tra le quali la gestione del sistema di conformità dei requisiti per la società, all’interno delle stazioni  esistenti e in quelle che dovranno essere avviate e in tutti i tipi di centrali di compressione o l’organizzazione e direzione del personale commerciale.

Gabriele è un po’ il simbolo della nostra nuova emigrazione, perché  la strada intrapresa ripercorre i passaggi che hanno visto protagonisti tanti nostri emigranti. Ha compiuto un passo alla volta, partendo dalla sua Italia. Il suo ingresso nel settore che oggi lo vede dirigente inizia come tecnico specializzato nell’assistenza e assemblaggio di gruppi di compressione e distribuzione metano per autotrazione nella COIMET che si trovava a San Pietro in Campo. Da qui, grazie al suo impegno, alle sue competenze ed alle sue capacità, è iniziata la sua crescita professionale che poi lo ha portato a salire gradini su gradini. Dopo la COIMET una parentesi come impiegato alla Safe Tecnologies di Bologna e da qui qualcuno lo ha notato e lo ha proposto per l’incarico che ricopre alla Naturelgaz di Istanbul dove lo hanno accolto a braccia aperte e con grande considerazione.

Oggi è così un nuovo “barghigiano all’estero” che in poco tempo si è fatto una posizione e tutto questo Gabriele lo deve unicamente a se stesso ed alla sua professionalità. Alla sua voglia di crescere ed al coraggio di giocare una carta così importante e così difficile come quella di andare a vivere ed a lavorare all’estero. Gabriele è un ragazzo da ammirare per quello che ha saputo costruire ed anche da prendere ad esempio.

Anche lui è un “bargo-estero”. Con gli stessi sentimenti e le stesse nostalgie nel cuore di tanti nostri avi che lo hanno preceduto in questa esperienza. Un barghigiano che non dimentica le sue origini e la sua casa: “faccio tutto questo per i miei figli e per la mia compagna. Non è facile vivere da soli all’estero. Senza poter avere la famiglia vicino e con poche possibilità di incontrare tutti loro, ma so che quello che sto costruendo lo faccio per loro e questo mi dà la spinta giusta”.

C’è naturalmente un traguardo negli orizzonti di Gabriele. Farsi una maggiore esperienza nel suo settore; costruire quel bagaglio tecnico e di esperienze che serve; magari per poter ritornare a lavorare, forte di tutto questo in Italia

In bocca al lupo, Gabriele e tanti complimenti per quello che hai fatto e per quello che farai.

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