Evacuato Palazzo Biondi, via quattro famiglie e quattro attività

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BARGA – 21 febbraio 2013. Non finisce mai lo strascico dei disagi causa dal terremoto del 25 gennaio scorso. Oggi è stata decisa l’evacuazione di Palazzo Biondi, uno degli storici palazzi del centro storico di Barga, che si affaccia sul ponte Lombardini e su via di Borgo, accesso al centro storico di Barga. Un palazzo immenso, abitato da quattro le famiglie che da oggi si trovano a dormire fuori casa; ma anche due uffici che resteranno chiusi almeno per un certo periodo di tempo, tra cui la sede storica del Giornale di Barga, adesso redazione anche di giornaledibarganews. Stessa sorte anche per la Profumeria Orchidea e la casa del Bambino che si affacciano su Largo Emilio Biondi.

Un altro problema, anche di notevole dimensioni, che si trova a vivere Barga dopo il terremoto. Tutto nasce dai controlli effettuati dal genio Civile di Lucca nei giorni scorsi presso una delle abilitazioni del palazzo, dove erano stati riscontrati lievi danni. Il controllo successivo ai piani superiori ha riscontrato però serie lesioni esistenti nei piani soprastanti, il quarto e quinto, che non sono abitati. Lesioni sicuramente in parte antecedenti al sisma, ma aggravate dal terremoto tanto da dar luogo al provvedimento di evacuazione consigliato dal Genio al sindaco di Barga, che stasera ha firmato l’ordinanza di evacuazione immediata dello stabile, dopo un nuovo sopralluogo di Genio tecnici e comunali avvenuto stamattina.

Un problema notevole di portata, tanto che il sindaco ha oggi convocato i proprietari e gli utilizzatori degli immobili di Palazzo Biondi per spiegare bene la situazione e non sono mancati anche momenti di tensione. Prossimità oltre allo sgombero che dovrebbe avvenire domani, la chiusura, per preservare la pubblica incolumità, del passaggio del perimetro del palazzo, a cominciare da Via di Borgo e Largo Biondi; questo in attesa che l’area sia messa in sicurezza con un ponteggio che protegga dall’eventuale caduta di calcinacci e tegole dalla parte alta del palazzo.

Alcuni tratti di via di Borgo, via della Fontana e Largo Biondi resteranno così chiusi per almeno cinque giorni e riaperti solo quando l’area sarà messa in sicurezza.

Nei prossimi giorni sarà anche redatto uno studio approfondito dei danni e della stabilità del palazzo. L’obiettivo, se sarà possibile, è di poter rendere almeno parziale l’ordine di sgombero, pensando ai negozi ed agli uffici soprattutto che indubbiamente sono colpiti oltre che dai disagi anche economicamente. La speranza è che la relazione permetta appunto di far capire se ci sono aree di palazzo Biondi che non corrono rischi così da poterle riaprire al più presto.

Comunque sia un bel guaio, che colpisce altre famiglie di Barga oltre che, e questo è il primo caso ed anche, se si vuole quello più delicato, attività commerciali. La situazione, da parte dei commercianti, è ovviamente e comprensibilmente alta perché la situazione rischia di causare un grave danno economico.

Ulteriori sviluppi di avere comunque dopo che sarà reso noto lo studio di stabilità della struttura.

Si tratta dell’ultima evacuazione decisa dal Comune di Barga, dopo il terremoto del 25 gennaio ed a seguito delle verifiche del Genio Civile. La prima fu quella del palazzo che si affaccia su Piazza Garibaldi, sempre nel centro storico dove ora sono in corso i lavori. Successivamente è stata però anche evacuata una villetta in via Gobetti, un’altra abitazione in via Pascoli, sulla strada per Ponte di Catagnana, un’altra ad Albiano oltre che un manufatto agricolo a Castelvecchio e l’oratorio del Duomo di Barga, sede del GVS.

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