L'”emergenza terremoto”, se mai c’è stata, è rientrata. Questa buona e attesa notizia è il frutto dell’incontro che si è tenuto poche ore fa presso il centro intercomunale di Protezione civile di Piano della Pieve tra i sindaci della Valle, la Protezione civile e il suo capo, Franco Gabrielli, che – vista l’evoluzione della situazione in modo favorevole – ha invitato la popolazione a riprendere le ordinarie attività.
Il centro operativo comunale di Barga, con sede presso le scuole elementari del capoluogo, rimarrà comunque aperto fino a domani, così da fornire supporto ai cittadini che ne avessero bisogno.
Si chiude quindi in meno di 24 ore un pasticciaccio brutto causato da una nota di prassi redatta dall’INGV e trasmessa dalla protezione civile, forse senza le dovute cautele e le necessarie spiegazioni, ai sindaci della Garfagnana. Che si sono trovati a dover interpretare un documento “ordinario” per gli addetti ai lavori ma allarmante per chi ha la responsabilità dell’incolumità dei propri cittadini, scegliendo la via più sicura ma meno tranquilla: preparare la popolazione al peggio.
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“Ieri mattina – ha detto Gresta (Stefano Gresta, direttore dell’INGV, ndr) – abbiamo inviato un comunicato alla Protezione civile, così come facciamo due volte al giorno dall’inizio della sequenza”. La nota segnalava una scossa di magnitudo 3,3, la più forte e la più meridionale dall’inizio della sequenza: “non c’é stata alcuna previsione da parte nostra, ma solo l’ipotesi che l’attivazione di una nuova faglia a Sud-Ovest avrebbe potuto provocare altre scosse”.
“Quando la Protezione civile ha deciso di rilanciare l’informazione contenuta nella nostra nota agli amministratori locali è probabile che il linguaggio tecnico, trasferito così com’era, abbia avuto un effetto dirompente su amministratori locali probabilmente già sotto tensione”. (ansa)
Il capo della Protezione civile, ha comuqnue ribadito anche durante l’incontro con i sindaci della Garfagnana che nessuno ha giocato allo scarica barile; nessuno, cioè, ha voluto far prendere la decisione finale ai sindaci della Valle; che si è trattato solo di una informativa sullo sciame sismico in atto e come tale andava presa. Gabrielli ha comunque elogiato l’operato dei sindaci, dichiarando che hanno agito in maniera responsabile.
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