Fino alla fine del 17° secolo la posta veniva recapitata a Barga a mezzo di vetturali che andavano e venivano da Pisa per il commercio del sale.
Il 28 luglio 1699 il consiglio comunale di Barga decise di istituire il servizio, propose di nominare un “procaccia” (colui che porta la posta da un ufficio all’altro) che ogni settimana porti e riporti da Pisa le lettere della nostra comunità.
Per poter formare lo stipendio del suddetto procaccia il consiglio comunale deliberò di togliere lo stipendio al campanaro che aveva il compito di fare un suono di campana all’una di notte introdotto dalla liberazione di Vienna dai Turchi nel 1683 e un altro suono di campana detta “la campana della ritirata” anch’essa introdotta in quell’anno. Si formò così uno stipendio di 30 scudi per coprire questo nuovo servizio, certamente più utile alla comunità, senza gravarla di una nuova tassa.
Questo servizio durò fino al 1809 , quindi per 110 anni un uomo si è recato a Pisa una volta la settimana a portare la posta in partenza da Barga e a riportare quella in arrivo. Nel 1809 il Governo Napoleonico impose che il servizio postale venisse svolto due volte la settimana; così dal 17 maggio di quell’anno due pedoni reciprocamente andavano e venivano uno dopo l’altro da Pisa a Barga e viceversa, e così fino al 1848.
In quell’anno, poiché era stata costruita la ferrovia fra Lucca e Pisa, i procaccia si recavano all’ufficio Postale di Lucca sempre due volte la settimana.
I tempi però stavano già cambiando e in fretta perché solo 6 mesi dopo la comunità di Borgo a Mozzano attivò un servizio postale diretto con Lucca per cui una Vettura (Cavallo e Carrozza, ovviamente, non automobile che non esisteva ancora) si recava quattro volte la settimana all’ufficio di Lucca; così anche i procaccia Barghigiani dovevano andare al Borgo quattro volte la settimana. Anche questo durò poco tempo, però, perché anche Bagni di Lucca istituì lo stesso servizio. Da allora i Barghigiani andarono ai Bagni di Lucca quattro volte la settimana e così fino al 1864 anno in cui il servizio fu attivato da Castelnuovo di Garfagnana.
Cosicché i procaccia Barghigiani presero ad andare al Ponte di Calavorno quattro volte la settimana per portare e ritirare le valigie della posta. Poco dopo però il Comune di Barga per avere con più sollecitudine la posta ottenne che le valigie della Posta fossero portate a Turrite Cava ogni giorno e questo fino al 1876.
Il primo gennaio 1877, finalmente, il Comune di Barga istituì una propria vettura che giornalmente si sarebbe recata all‘ufficio postale di Lucca. Di tale servizio fu incaricato Ferdinando Pieraccini.
Si può dunque constatare che nel 1877 la posta arrivava a Barga con la stessa frequenza di oggi, però allora non si accontentarono e nel 1897, poiché la ferrovia era arrivata fino a Borgo a Mozzano, il Signor Pieraccini andava due volte al giorno al Borgo per ritirare le valigie della posta e ugualmente quando la ferrovia arrivò a Fornoli e quindi le valigie vennero portate a quella stazione due volte al giorno.
Il primo gennaio 1901 fu addirittura attivata una terza corsa postale di andata e ritorno ancora affidata a Ferdinando Pieraccini; così a Barga si ebbero tre arrivi e tre partenze giornaliere, che sono durati fino alla prima guerra Mondiale.
Nel primo dopoguerra le poste si riformarono, nel frattempo la ferrovia era arrivata fino da noi: l‘arrivo e la partenza della corrispondenza da e per Barga era molto agevolata. Si costituirono i primi veri e propri uffici postali, il primo a Barga quindi anche nelle frazioni. Gli uffici erano affidati a famiglie che se li tramandavano di padre in figlio come fosse un‘impresa privata; erano aperti mattina e pomeriggio.
Le cose sono andate avanti fin quando nel secondo dopoguerra, con la politica delle nazionalizzazioni, anche le poste, come l‘energia elettrica, furono nazionalizzate e gli affidatari degli uffici postali divennero impiegati dipendenti statali.
Nel territorio Barghigiano si potevano contare sette uffici postali (Barga, Fornaci, Ponte all’Ania, Filecchio, Tiglio, Castelvecchio Pascoli e Mologno).
Negli anni 80/90 le poste subiscono un‘ulteriore modifica; da ente di stato divengono Società per azioni e cominciano a diventare anche Banca.
Oggi a Barga sono rimasti sei uffici: quello principale non è più Barga, ma Fornaci, unico ad effettuare l’apertura giornaliera; Tiglio èstato chiuso; Filecchio apre alcuni giorni a settimana alternandoli con Ponte all‘Ania; Mologno Castelvecchio e Barga sono aperti solo al mattino e la posta arriva e parte una sola volta al giorno… questo nell’era della tecnologia, della grande mobilità della cibernetica e del progresso che non conosce limite. Auguri.
(a cura di Ivo Moriconi)
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