Ospedale unico: le ultime del Comitato per la sanità

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Per dovere di cronaca riportiamo l’ultimo comunicato emesso dal Comitato per la sanità nella Valle del Serchio che ultimamente ha fatto sentire la sua voce anche in seno all’incontro che si è svolto martedì scorso a Lucca tra i sindaci e l’assessore regionale Marroni (dove ha preso la parola per lo stesso Erik Franchi, (nella foto), difendendo in sostanza la scelta dei sindaci con il voto andato in scena lo scorso 7 gennaio a Castelnuovo.

Ecco adesso, nel dettaglio, che cosa dicono dell’incontro con l’assessore Marroni:

“Quello che è successo a Monte San Quirico è di una gravità assoluta: se da più parti si pone l’accento sulla grave mancanza ai patti temerariamente annunciata dall’assessore regionale Luigi Marroni, il comitato Per la Sanità nella Valle de Serchio si sofferma invece sullo scenario che ha reso possibile questa clamorosa marcia indietro regionale. I sindaci della Mediavalle e di Molazzana hanno una forte responsabilità per quanto accaduto: a meno di 24 ore dalla votazione che aveva collegialmente scelto il sito per il nuovo ospedale, questi primi cittadini hanno recapitato nelle mani di Marroni una lettera nella quale, [dw-post-more level=”1″] incomprensibilmente, disconoscevano la decisione istituzionale del giorno prima, e brandendo la relazione sanitaria della commissione smentivano essi stessi il patto che come sindaci della Valle avevano firmato con Regione e Asl nell’aprile 2012, quello che garantiva un ospedale davvero completo.

L’assessore regionale ha avuto a quel punto gioco facile nel revocare in dubbio il dimensionamento dell’ospedale: infatti, alle proteste di molti degli altri amministratori, Marroni ha più volte risposto “scusate, è un problema che pongono diversi di voi, non solo io: anche per scritto!”. Sono stati momenti davvero umilianti per la Valle del Serchio: se qualcuno si augurava di confrontarsi con una valle spaccata in due, è stato esaudito. Tra coloro che hanno firmato il documento in questione, fornendo uno scudo d’acciaio alla ritirata della Regione, non figurano i sindaci di Gallicano e Vergemoli: pur non avendo votato per il sito di Pieve Fosciana, questi comuni hanno deciso di non prendere parte a questo storico autogol che la nostra valle ha segnato di fronte alla Regione.

Le parole di Marroni però, come ha confermato il direttore generale della Asl D’Urso in una successiva intervista, lasciano ampi spazi di manovra ai nostri sindaci: l’assessore ha parlato per lo più di “dimensionamento”, e nella conclusione della giornata ha chiesto “un affinamento dell’idea di ospedale nel sito indicato, un’analisi più puntuale dei flussi, solite cose che si fanno quando si fa un investimento così importante”; studi di prassi, quindi, per non andare a costruire un ospedale troppo grande rispetto al necessario: ma, del resto, nessuno chiede una struttura sovradimensionata.

Il comitato invita quindi i sindaci a ritrovare unità d’intenti, nella difesa dei servizi ospedalieri che erano previsti nel protocollo d’intesa: Marroni non ha chiarito se e quali di questi andranno perduti, e da questo i nostri amministratori, tutti, devono ripartire per garantire ai cittadini una struttura adeguata alle nostre esigenze. Il comitato non lascerà soli i primi cittadini: di più, chiediamo con fiducia che si confermino difensori delle garanzie ottenute in passato anche i nostri rappresentanti in Regione Toscana, Marco Remaschi e Ardelio Pellegrinotti, i quali nei mesi scorsi hanno spiegato a tutti noi l’importanza, il valore del percorso della Valle del Serchio verso un nuovo ospedale unico”.

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