Ospedale, l’Osservatorio di Barga critica i sindaci e fa una proposta shock

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Sulla vicenda ospedale unico e la bagarre in corso tra i sindaci, interviene anche il neonato Osservatorio della sanità della Valle del Serchio che attacca i sindaci della Garfagnana e candida l’Ospedale di Barga  come soluzione alternativa alla costruzione eventuale di un piccolo ospedale.

“Fino ad oggi, ci eravamo astenuti nell’intervenire sulla futura localizzazione del nuovo ospedale della Valle, ma adesso, alla luce di tutto quello che sta accadendo, è indispensabile far conoscere anche il nostro pensiero.

Innanzi tutto respingiamo i vergognosi ed assurdi attacchi portati avanti da certe persone e comitati della Garfagnana contro la Commissione Tecnica e la prevista localizzazione del futuro ospedale a Mologno di Barga: si è addirittura evocata la possibilità di alluvioni, frane e simili per una zona che, invece, è stata ritenuta idonea persino dall’Autorità di Bacino del Serchio. Per contro, vogliamo sottolineare che, per le aeree indicate dagli altri Comuni, non risulta neppure che tale indispensabile parere sia stato mai richiesto”.

Da stigmatizzare per l’Osservatorio anche la:

“gravissima forzatura dei Sindaci della Garfagnana che, per un assurdo campanilismo (in ciò spalleggiati da un Sindaco che – stranamente- ha cambiato parere) hanno rifiutato di aspettare, prima della votazione, l’incontro con l’Assessore Regionale della Sanità, e poi – da soli – hanno deciso che per l’interesse di tutti i residenti della Valle (da Borgo a Mozzano ai confini con la Lunigiana) il nuovo piccolo ospedale si sarebbe dovuto fare a Pieve Fosciana.

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I Sindaci della Garfagnana si sono assunti la grave responsabilità di affossare la sanità nella Valle, di arrecare consapevolmente dei danni enormi e rischi per la salute immediati e futuri agli abitanti non solo della Media Valle (forse questo a loro non interessa) ma anche ai propri cittadini, ai quali poi dovranno spiegare perché in Garfagnana non ci sarà più il punto nascite/maternità, ci sarà solo un piccolo pronto soccorso; si perderanno dei servizi essenziali quali, ad esempio, la diagnostica di base e saranno ulteriormente ridimensionati i già insufficienti reparti di cardiologia, chirurgia ecc.

Vogliamo solo ricordare che pur di avere un ospedale in Garfagnana, i sindaci di quella zona hanno scelto – di fatto – un ospedale di soli 70 posti letto (circa la metà di quelli attualmente disponibili), di cui 15 per la riabilitazione e quindi solo 55 utilizzabili per i ricoveri dei malati acuti.

I Sindaci della Garfagnana hanno cercato di affossare una scelta ragionevole indicata anche dalla Commissione Tecnico-Sanitaria, hanno scelto di rinunciare ad un vero ospedale della valle da 150 posti letto, con punto nascite, un pronto soccorso salva-vita e reparti idonei alla difesa della salute nella nostra Valle.

Prendiamo atto con soddisfazione, comunque, che l’Assessore Regionale della Sanità ha riportato il problema della localizzazione su basi concrete, reali, ragionevoli ed ha chiesto di rivedere la situazione anche alla luce del bacino di utenza, del numero dei cittadini, cioè, che potranno usufruire del nuovo presidio ospedaliero”.

Alla luce di quanto è successo e delle manovre attuate, l’Osservatorio conclude facendo alla Regione Toscana una proposta definita ragionevole:

“dettata anche dal desiderio di non veder sprecate delle risorse così importanti in momenti tanto difficili come l’attuale: proponiamo, invece che costruire un nuovo nosocomio, di utilizzare un ospedale già pronto, nuovo, ben organizzato anche da un punto di vista strutturale, che dispone di circa 180 posti letto e di reparti di eccellenza nel quale è sufficiente riportare quella parte di attrezzature sanitarie che risultassero mancanti e cioè l’attuale OSPEDALE S. Francesco di Barga”.

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