KME: “intediamo garantire il futuro dei nostri stabilimenti”

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A seguito dell’incontro con il coordinamento nazionale dei sindacati, avvenuto oggi  a Firenze torna ad intervenire nche la stessa KME che ha ribadito ai sindacati stessi la necessità di attuare i provvedimenti annunciati sulla base del proprio piano industriale, elaborato proprio al fine di rendere più competitiva la KME in Italia e poter così garantirle un futuro.

Nessuna volontà insomma di ridurre la presenza industriale Italia:

“Il piano industriale – si legge in una nota dell’azienda – comprende importanti elementi quali il pieno sfruttamento della nuova fonderia di raffinazione, lo sviluppo dei prodotti laminati in ottone e zinco, il mantenimento dei business oggi più redditizi come la produzione di lingottiere e barre di ottone, nonché la prosecuzione e l’ottimizzazione della produzione di tubi e laminati in rame, oggi in maggiori difficoltà.

[dw-post-more level=”1″] L’azienda, grazie all’attuazione di questo piano, conferma in pieno la propria volontà di mantenere una forte presenza industriale in Italia, sfruttando al contempo le sinergie internazionali che esistono all’interno del gruppo e che hanno rappresentato negli ultimi anni un elemento fortemente positivo anche per l’organizzazione italiana e per i suoi dipendenti”. L’azienda conferma però la chiusura tanto contestata dalla FIOM in particolare  del forno fusorio a Fornaci anche se garantendo un possibile riavvio: “In questo contesto rientra l’annunciata fermata di uno dei cinque forni fusori, oggi inefficiente a causa dei volumi di produzione troppo bassi e quindi fortemente invalidante per la competitivita’ della societa’ italiana, forno per il quale la societa’ si impegna alla riattivazione qualora il mercato consentisse nuovamente l’assorbimento di maggiori quantità di prodotto”.

“Parallelamente, KME ha confermato alle OO.SS. la volontà di verificare assieme tutte le possibili soluzioni che da una parte mirino alla riduzione del personale risultante in esubero e dall’altra riducano al massimo le conseguenze sulle persone dei provvedimenti annunciati , nel proseguimento di una tradizione di attenzione ai fondamentali valori di rispetto della persona che da sempre hanno caratterizzato le relazioni industriali del Gruppo”.

Come riportato anche nella nota dell’azienda, il confronto tra KME e organizzazioni sindacali andrà avanti: “approfondendo i contenuti del piano industriale della Società, nel prossimo incontro fissato per il 28 gennaio 2013”.

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