E’ emergenza occupazionale nel comune di Barga dove ormai è ufficiale la crisi dello stabilimento cartario Corsonna del Gruppo Marcucci (non quello del Ciocco ma quello a cui fa capo Luigi Marcucci), che ha sede a Castelvecchio Pascoli.
Rischia la mobilità una parte degli ottanta dipendenti della fabbrica specializzata nella produzione di cartone ondulato e fustellato e tutti gli occhi sono adesso puntati sul possibile accordo tra il gruppo ed una società interessata a rilevare il Corsonna e, si spera, a risollevarne le sorti.
Lo spettro è che sia proclamato lo stato di mobilità per 21 lavoratori su un totale di 60 dipendenti ed in questi giorni ci sono stati diversi incontri, l’ultimo dei quali proprio oggi tra azienda e sindacati. L’azienda ha confermato la trattativa in corso e di una società interessata a rilevare il Corsonna. Gli sviluppi sono attesi per la prossima settimana e per giovedì prossimo i sindacati sono stati nuovamente convocati per sapere gli esiti della operazione e, nel caso di una cessione dell’azienda, quali saranno i termini dell’accordo e che ripercussioni questo avrà per i lavoratori.
La situazione è seguita anche dal comune di Barga. Il sindaco Marco Bonini, con l’assessore provinciale allo sviluppo Pedreschi, ha inviato all’azienda una lettera per richiedere un incontro dove approfondire meglio la situazione e soprattutto per ricercare eventuali soluzioni.
Di altre notizie e di prese di posizione ufficiali non ce ne sono. I sindacati per il momento preferiscono attendere gli sviluppi della situazione.
Tutti comunque si augurano che la vicenda si possa risolvere positivamente e che venga scongiurata la chiusura di uno stabilimento storico come quello del Corsonna.
Per la Valle si tratterebbe altrimenti di un altro duro colpo dopo la chiusura della Luvata nel polo metallurgico di Fornaci, quella dell’Alumi.l della Socciglia, della Georgia Pacific a Castelnuovo Garfagnana, senza contare quel microcosmo di piccole imprese che hanno chiuso i battenti negli ultimi mesi.
Lascia per primo un commento
Lascia un commento