Gli ultimi quattro giorni sono stati esemplificativi su quanto sia imprevedibile ed al tempo stesso affascinante la meteorologia. Venerdì scorso, mentre i dati che provenivano dalle carte meteo e dai valori osservati in tempo reale indicavano neve solo oltre i 600 metri, la “dama bianca” ha fatto la sua comparsa sino nei fondovalle oltre che su molte zone di pianura della nostra regione.
Questa mattina, quando l’arrivo della neve pareva essere più probabile, ecco che l’aumento delle temperature alle quote medie, con la contemporanea presenza di sacche fredde al suolo con valori sotto lo zero, ha dato luogo al fenomeno del gelicidio ovvero della pioggia che, al contatto con la terra gelata forma istantaneamente lastroni di ghiaccio pericolossissimi per la circolazione.
Il tempo è adesso migliorato e tale si manterrà per i prossimi due giorni prima di un nuovo peggioramento da ovest determinato dal tentativo del vortice depressionario sull’ovest del continente di scalzare un potente campo di alta pressione che si estende sull’Europa dell’est. Si tratterà di una vera e propra lotta tra giganti con la nostra Penisola collocata proprio a metà tra le due opposte circolazioni.
Il risultato sarà quello di un progressivo aumento delle temperature con ritorno ad un clima atlantico con molte nubi, piogge frequenti e correnti orientate da sud ovest. La neve cadrà solo oltre i 1.300-1500 a partire da venerdì. Molte località montane, quindi rischieranno di veder distrutto il prezioso manto bianco accumulatosi nei giorni passati.
Il freddo, quindi, concederà un break.
Martedi 11 Mercoledi 12 dicembre: giornate con cielo sereno e vento debole di grecale. Estese gelate nella notte ed al primo mattino, prestare attenzione negli spostamenti.
Tendenza: da giovedì nubi in aumento con piogge (da verificare la quota neve nella prima mattina).
David Sesto
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