Ospedale unico: il Comitato Sanità replica a Giovannetti

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Dopo la presa di posizione dell’assessore Giovannetti riguarda alle aree proposte per la localizzazione del nuovo ospedale ed ai dubbi avanzati dal Comitato per la Sanità della Valle, arriva la replica di quest’ultimo:

Per la Sanità nella Valle del Serchio nota con rammarico il tono usato su un quotidiano locale riguardo al recente comunicato emesso. Il comitato “contesterebbe” non si sa quale scelta, avrebbe “sempre” sottolineato dubbi relativi all’aspetto idrogeologico del sito di Mologno, addirittura sosterrebbe una posizione “più volte ripresa e cavalcata” da politici garfagnini: tutto falso, ma particolarmente preoccupante l’ultimo punto, dato che in realtà le criticità messe in rilievo dal comitato riguardo ai vari siti sono frutto di un lavoro completamente autonomo, totalmente nuovo quanto a contenuti e metodi rispetto a qualsiasi dichiarazione di esponenti politici, garfagnini e non. Spiacevoli questi errori del cronista, che dimostrano la mancata comprensione del comunicato e degli intendimenti fondanti il comitato stesso; soprattutto, l’impostazione data all’articolo stride con il costruttivo intervento dell’assessore Giovannetti: al di là di alcune formule quasi di rito, come vaghi riferimenti a “inesattezze e grossolani errori”, le sue parole suonano pacate. Il suo scritto in realtà non rileva alcun errore nel lavoro svolto dal comitato; contesta un solo dato tra i molti forniti, ma ciò è dovuto ad una distrazione dell’assessore:

[dw-post-more level=”1″] in realtà, il comunicato parla di aree precedentemente destinate a “pertinenze fluviali” in modo parziale (quelle ora destinate a Attrezzature Sanitarie e Viabilità) o in modo integrale (quelle ora destinate a Verde Pubblico), e ciò è perfettamente riscontrabile nel nuovo Regolamento Urbanistico del comune di Barga.

Risponde certamente al vero che gli approfondimenti cui è stata oggetto l’area di Mologno denotano grande professionalità e serietà, come giustamente sottolinea Giovannetti: certo non per questo ciò che viene rilevato in questi studi perde importanza, anzi. A questo proposito è inoltre utile ribadire che, mentre per Piandicerreto non è stato disponibile uno studio del reticolo idraulico minore (come evidenziato nel comunicato), lo è stato invece per la zona di Piano Pieve, come per Mologno: è infatti presente nel Piano Strutturale del comune di Castelnuovo quella Carta delle aree allagabili che tiene conto anche dei corsi d’acqua di minore importanza; la cartografia considerata è dunque stata la stessa per le due zone. Tra l’altro, bene ha fatto il comitato a considerarla con attenzione, se è vero, come dice Giovannetti, che tali corsi d’acqua minori “non sono evidenziati nella cartografia dell’Autorità di Bacino”.

Al di là di queste doverose precisazioni, il comitato è sinceramente interessato a coltivare il clima di fiducia reciproca nel quale si inserisce l’intervento dell’assessore: del resto, il rapporto con i comuni della Valle e tutti gli altri enti istituzionali coinvolti è fondamentale per le sue attività. In questa prospettiva apprendiamo con interesse che “in ordine alla viabilità a servizio dell’area individuata sono previsti alcuni interventi che la renderanno facilmente raggiungibile soprattutto per chi proviene dalla Garfagnana”: al riguardo, chiediamo ancora di conoscere quale sia la soluzione prevista. Più in generale, invitiamo Giovannetti a rispondere alle domande rimaste inevase, nonché gli altri comuni coinvolti a rendere conto delle criticità che sono emerse anche riguardo alle loro proposte; i chiarimenti che gli enti ci forniranno saranno immediatamente pubblicati sul nostro sito web, contribuendo sempre più all’informazione dei cittadini della Valle, uno dei nostri scopi principali: a questo riguardo, avrebbe grande valore mettere online anche il parere dell’Autorità di Bacino riguardo Mologno, documento che ha avuto nel recentissimo passato il merito di sgombrare il campo da non poche possibili preoccupazioni. Giriamo subito, infine, ai comuni interessati la questione sollevata dall’assessore riguardo a possibili criticità della zona Piano Pieve in relazione al Piano di Indirizzo Territoriale regionale, con riferimento specifico alla tutela degli ambienti rurali e del “patrimonio collinare identitario”.

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