Riceviamo e pubblichiamo per dovere di cronaca l’ennesimo comunicato del Comitato per la Sanità della valle del Serchio con sede a Castelnuovo. Il comunicato prende di mira l’articolo di un giornalista di una testata online e cioè il sottoscritto ed il Giornaledibarganews.
Condivido naturalmente solo una piccola parte del testo scritto dal Comitato: quello sui dubbi che effettivamente un ospedale nuovo possa essere realizzato visti i tempi (ed i parametri) che corrono. Per il resto, anche in questo caso, non posso che aggiungere, che il vero terrorismo psicologico fino ad ora è stato condotto sulla stampa, in tutti i modi ed in special modo, da una parte di questa vallata (così come è già successo in passato la vera battaglia tra poveri è stata lanciata proprio da questi fronti) e che ogni posizione in dissenso (da una linea politica e di campanale ormai chiara da tempo) che è emersa, è stata immediatamente screditata e osteggiata aspramente. Posso solo dire è che dispiace che in Media Valle del Serchio, a dire certe cose, sia stato solo il sottoscritto, anche se so di non essere il solo a condividere la mia chiave di lettura su quanto successo il 20 dicembre scorso a Castelnuovo.
[dw-post-more level=”1″] Ribattere riga per riga le contestazioni che mi muove il Comitato sarebbe inutile, come sempre quando appare evidente che a volte si contestano cose non vere o si fanno attacchi persponali su cui si potrebbe questionare all’infinito. Lascio ai lettori l’analisi dei fatti e delle parole scritte; ad ognuno, a questo punto, la sua interpretazione. Fermo restando che non rinnego nemmeno una riga di quanto scritto in questi giorni.
Detto questo, ecco a voi le bacchettate che mi dispensa il Comitato per la Sanità.
Luca Galeotti
Se è comprensibile che un giornale locale si impegni con furore in una battaglia di campanile, nella difesa di quelli che può lecitamente ritenere i piccoli interessi del suo Comune, totalmente inaccettabile è che per farlo ricorra ai gravi mezzi della disinformazione e del terrorismo psicologico. Recenti analisi apparse su una testata online sono state scritte fingendo di ignorare, o ignorando realmente, il contesto normativo nel quale si inseriscono la questione “Ospedale Unico” e la relazione della commissione tecnica presentata alla Conferenza dei Sindaci (disponibile integralmente sul sito www.sanitavalledelserchio.it); di più: dimostrano scarsa attenzione per la stessa relazione, dato che nascondono il contenuto della parte tecnica, sottovalutano le descrizioni scritte nella parte sanitaria, dimenticano quanto riferito dal relatore Vannucci durante la presentazione.
Rifacendosi al proprio precedente comunicato, il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio torna a sottolineare che esistono prima di tutto nette differenze nei giudizi tecnici sui siti, cosa che un giornalismo onesto non dovrebbe nascondere. Ma anche mettendo tra parentesi l’aspetto strutturale, costruttivo, perché mai i sindaci della Valle del Serchio dovrebbero accettare le ipotesi al ribasso buttate sul tavolo dalla commissione? Perché dovrebbero rinunciare ai servizi ospedalieri, previsti nei precedenti accordi ma in nessuna delle proposte della commissione, di Cardiologia, Pediatria, Dialisi, Centro Trasfusionale, Servizi di Diagnostica in loco e Poliambulatorio? Il giornalista autore degli articoli si mostra disposto a perdere tutto questo; crediamo invece che chi è chiamato ad amministrare un territorio sia tenuto a ragionamenti più seri: infatti nessun sindaco, né della Garfagnana né della Mediavalle, sta cavalcando queste posizioni ideologiche.
Ma oltre a questo, c’è un ulteriore dato che viene trascurato dal cronista. Il relatore della commissione, durante la presentazione, ha chiaramente detto che l’ospedale di maggior livello tra i due da loro proposti (comunque con meno servizi, si ripete, rispetto a quello garantito dai precedenti accordi ufficiali) richiederebbe adesso un bacino di 80mila utenti: si ritiene davvero di poter richiamare in Valle del Serchio 20mila cittadini da Villa Basilica o Lucca? Inoltre, a chi avesse letto la bozza di decreto ministeriale su cui si basa la relazione della commissione, non potrebbe sfuggire che 80mila sia il dato minimo di utenti richiesti, che possono arrivare fino a 150mila: dunque, perché puntare su un percorso impossibile visti i numeri, per di più in vista di un ospedale con molti servizi in meno? Perché non chiedere invece con forza, con la Valle unita come è stata fino ad oggi, il rispetto di quanto già proposto e accettato dalla Regione Toscana e dalla ASL 2 di Lucca, cioè un ospedale davvero completo? Non farlo sarebbe per i sindaci della Valle una colpa gravissima: chi oggi si adopera per dividere le nostre istituzioni, per dividere i cittadini e le loro coscienze, indebolisce la prospettiva di un’assistenza ospedaliera adeguata nel futuro della Valle del Serchio.
Il Comitato per la sanità della Valle del Serchio
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