Lo scorso mercoledì si è tenuto nel cuore di Firenze, presso l’Altana di Palazzo Strozzi, un convegno dedicato a “L’archivio Pascoli nell’età digitale. Un cantiere aperto”. L’incontro, organizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana in collaborazione col Comune di Barga e la Fondazione Pascoli, voleva costituire un primo momento di riflessione e resoconto sullo stato di avanzamento dei lavori di digitalizzazione e inventariazione degli archivi di Giovanni e Maria Pascoli. I due complessi archivistici, che constano insieme di circa 60000 documenti, comprendenti il ricchissimo epistolario, la produzione letteraria e le tracce biografiche di Giovanni e Maria, saranno fruibili sul web a partire dai primi mesi del 2013 (la data è ancora da stabilirsi). Il lavoro di digitalizzazione e schedatura dei documenti pascoliani sarà infatti immesso su un portale web: “Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte”, che permetterà ai visitatori non solo l’accesso all’archivio del poeta e di Mariù, ma anche alla casa, ai suoi oggetti, alla sua biblioteca, oltre a ricchi percorsi multimediali e tematici.
Il portale è stato presentato nel corso della giornata dalla Soprintendente Diana Toccafondi, promotrice e coordinatrice dell’intero progetto, che vede coinvolte diverse realtà accademiche e istituzionali e numerosi collaboratori. A rappresentare la comunità barghigiana in questa importante giornata di studi l’assessore alla cultura Giovanna Stefani, assieme al presidente della Fondazione Pascoli Alessandro Adami.
La mattinata ha visto la partecipazione di due eminenti studiosi pascoliani quali Giuseppe Nava e Marino Biondi che hanno sviluppato diverse tematiche inerenti il rapporto tra il Pascoli “letterario” e le sue carte: questa sessione si è conclusa con il bell’intervento di Alice Cencetti che ha tratteggiato la genesi e l’inquadramento storico – letterario della biografia “Lungo la vita di Giovanni Pascoli”. Il pomeriggio è proseguito con gli interventi relativi alla storia, a particolari aspetti e a novità emerse nel corso dei lavori sugli archivi di Giovanni e Maria Pascoli, di cui hanno trattato Emilio Capannelli, Francesca Capetta, Alida Caramagno e Sara Moscardini; in conclusione si sono analizzati elementi relativi agli altri beni custoditi presso Casa Pascoli, con gli interventi di Maria Luisa Livi, Giovanni Contini Bonacossi e della Soprintendente ai Beni Culturali di Lucca Antonia D’Aniello.
Il progetto di digitalizzazione dell’archivio Pascoli e di creazione del portale pascoliano, sviluppato e diretto dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana, è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui fondi della quota dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale e da un ulteriore contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La realizzazione del sistema informatico per la schedatura e digitalizzazione dei documenti e l’architettura del portale è a cura della Scuola Normale Superiore di Pisa. La catalogazione informatizzata della biblioteca Pascoli di Castelvecchio è stata curata dalla Fondazione Giovanni Pascoli con i contributi della Regione Toscana e della Fondazione Banca del Monte di Lucca. La catalogazione dei beni conservati in casa Pascoli è stata curata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Lucca.
In occasione del centenario della morte di Giovanni Pascoli, uno dei nostri più grandi poeti, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha ritenuto che il miglior modo di commemorarlo fosse quello di dedicare al suo archivio un intervento importante e duraturo. Pascoli infatti ci ha lasciato, insieme alla sua opera, un vero e proprio tesoro di memoria, conservato in quel suggestivo “sacrario” costituito dalla casa di Castelvecchio, che la sorella Maria riuscì, grazie alle sue attente cure, a mantenere intatto. Alla sua morte, Maria destinò l’intero patrimonio al Comune di Barga, che ne ha affidato la gestione alla Fondazione Pascoli.
L’intervento sull’archivio, sostenuto da un preciso progetto culturale, prevede la descrizione informatizzata degli oltre 60.000 documenti, delle fotografie e dei giornali, la loro riproduzione digitale e la creazione di un avanzato sistema di interrogazione e restituzione che renderà l’archivio consultabile via web. Al fine poi di valorizzare l’intero patrimonio pascoliano, il progetto si completa con la costruzione di un “portale” dedicato che accoglie anche la catalogazione della biblioteca e dei beni presenti nella casa-museo, a ribadire la forte connessione tra l’archivio, la biblioteca e la casa.
Lascia un commento