Buone notizie per quanto riguarda la sicurezza del fiume Serchio e più in particolare di alcune sue zone critiche come la scogliera Mordini a Mologno, teatro di un ampio fenomeno di erosione.
Dopo gli allarmi lanciati dall’amministrazione comunale – l’ultima occasione è stata la giornata di maltempo dell’11 novembre scorso – la Provincia ha finalmente deliberato per intervenire sul corso del Serchio con fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana.
Venerdì 14 dicembre sono stati approvati i progetti definitivi, ed entro febbraio saranno aperti i cantieri su diverse aree del Serchio, dalla Piana alla Garfagnana.
«Si tratta di una serie di interventi – ha dichiarato l’assessore provinciale alla Difesa del Suolo, Diego Santi – che rispettano perfettamente la tabella di marcia che abbiamo adottato, resa possibile anche grazie al ‘regime di emergenza’ che ci è stato riconosciuto e che, di fatto, permette di velocizzare i passaggi tecnici. Quello approvato in giunta è il primo passo, al quale seguirà l’indizione della gara, per arrivare a febbraio ad aprire i cantieri».
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I progetti approvati dalla Provincia non sono rivolti all’esclusiva messa in sicurezza laddove si siano verificati problemi con l’alluvione dell’11 novembre, bensì, come spiega l’assessore Santi: «Guardano anche a un concetto di sicurezza idraulica – dice – che vuole arrivare a rendere efficace la prevenzione: è il caso, in particolare, del Serchio, dove, grazie alla progettazione complessiva di messa in sicurezza del fiume nel tratto lucchese, realizzata dalla Provincia, e al fatto che sono già stati effettuati importanti interventi con il rialzamento degli argini, adesso, è stato possibile attivare immediatamente questi lavori che porteranno a un ulteriore innalzamento della sicurezza complessiva del corso d’acqua».
La zona di Mologno su cui sorgeva il campo sportivo (in gran arte eroso dal fiume) sarà così finalmente messa al sicuro con il ripristino di scogliere di protezione, così come avverrà per i tratti in località Rivangaio e Tre Canali; i lavori avranno un costo di 510 euro.
Ma gli interventi della Provincia si concentreranno anche in altre parti del Serchio, con la messa in sicurezza di argini, adeguamenti idraulici, consolidamenti. In particolare, a Lucca saranno due le opere realizzate sul Serchio, la cui necessità si è evidenziata dopo l’alluvione che ha colpito il territorio lo scorso 11 novembre. Per quel che concerne l’argine destro, si tratterà dell’adeguamento e del consolidamento nel tratto che va dalla confluenza con il Torrente Cerchia, fino alla nuova immissione della Freddanella, compreso il completamento del nuovo impianto di sollevamento sulla quest’ultimo corso d’acqua. I lavori avranno un costo complessivo di 3 milioni e 800mila euro.
Sull’argine sinistro, invece, si interverrà nel tratto che va dal Palazzetto dello Sport fino al Tiro a Segno, e nel tratto che da Ponte San Pietro arriva alla Colonia Solare. In questo caso, i lavori, da un milione di euro, riguarderanno l’adeguamento idraulico e il consolidamento statico delle arginature.
Sulla Piana di Lucca verranno invece effettuati tre interventi su tre corsi messi a dura prova dall’ondata di maltempo dell’11 novembre, il rio Sana, la Fossa Nuova e Rio Castruccio.
Nel dettaglio, l’opera sul Rio Sana nel comune di Capannori, avranno un costo di 350mila euro e riguarderà il ripristino dell’argine nel tratto compreso tra la via Pesciatina e lo stradone, mentre nel tratto tra via Fratina fino alla confluenza con la Fossa Nuova, saranno ripristinati gli argini in destra idraulica sul Rio Castruccio (300mila euro) e, infine, sulla Fossa Nuova sarà ripristinato l’argine in sinistra idraulica, a valle di Corte Andreotti (150mila euro).
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