I Pittori al tempo di Paolo Guinigi. Battista di Gerio in San Quirico all’Olivo

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Villa Guinigi, Lucca

Questa settimana voglio presentare “Pittori a Lucca al tempo di Paolo Guinigi. Battista di Gerio in San Quirico all’Olivo”. Dagli anni ’30 del Novecento narrati nell’ultimo post, ci catapultiamo all’indietro della linea della storia dell’arte arrivando così nel Tre-Quattrocento lucchese.

Iniziando con una domanda. Chi era Paolo Guinigi (1376-1432)? Dal 1400 fino al 1430, anno in cui venne cacciato dalla città, Paolo resse la Signoria di Lucca. Quando si cita questo cognome, salta subito alla mente l’omonima torre alberata posta all’interno del centro cittadino a dimostrazione di un glorioso passato in epoca medievale dov’era tanto di moda esibire il proprio prestigio attraverso l’edificazione di una torre: insomma, la megalomania non appartiene solo a Manhattan.

Voglio consegnare un altro dato per collocare al meglio la figura di questo personaggio della storia: Jacopo della Quercia scolpì per la defunta moglie Ilaria del Carretto, di origini genovesi, la seconda delle quattro che ebbe, un bellissimo sarcofago posto all’interno della cattedrale di San Martino.

Infine, ultima notizia per addentrarci all’interno della mostra è che si tiene nella splendida Villa Guinigi, oggi dentro il perimetro delle mura cittadine, mentre al tempo del proprietario era una villa extraurbana (cioè fuori dalla cinta muraria medievale) costruita attorno al 1413 seguendo i canoni architettonici emiliani e d’oltralpe appresi da Paolo nei suoi viaggi a Londra e nelle Fiandre.

La mostra è allestita all’interno della sezione “Gotico e Rinascimento” del Museo Nazionale di Villa Giunigi con la possibilità di vedere anche le altre sezioni museali ovvero dalle origini della storia cittadina fino all’ultima dedicata al XVIII secolo.

Nel dettaglio l’esposizione vuole sintetizzare come il periodo di Paolo fu un grande momento di fervore artistico e culturale avente lo scopo di avvicinare la sua signoria a quelle che egli aveva visto nel corso dei suoi viaggi e quindi vennero interpellati pittori, scultori, architetti e pensatori locali e internazionali e così Lucca visse un momento di grande spessore artistico ed economico.

I pittori Spinello Aretino, Giuliano di Simone, Angelo Puccinelli, Gherardo Starnina, Priamo della Quercia, Borghese di Pietro Borghese, divengono la sintesi di quel fertile dibattito culturale che al tempo di Paolo Guinigi contribuì alla crescita stilistica di Battista di Gerio, artista pisano di nascita e documentato tra Pisa e la lucchesia dal 1414 al 1418, nella cui pittura – ancora carica dei ritmi tardogotici e dei linearismi eleganti di Gherardo Starnina e del portoghese Alvaro Pirez – si notano accenni e timide aperture verso la cultura fiorentina emergente, da Beato Angelico a Masaccio.

Il fulcro della mostra è la ricostruzione del trittico (Madonna in trono con bambino) realizzato nel 1417 da Battista di Gerio per la Chiesa di San Quirico all’Olivo le cui parti sono disperse tra Philadelphia, Avignone e Lucca e perciò ogni singolo pezzo, smembrato, ha visto nel corso dei secoli un’avvincente storia collezionistica. Non mancheranno supporti alla didattica a condurre il visitatore lungo la storia di questa fetta di storia lucchese.

Per info: www.luccamuseinazionali.it

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