Maestro Riccardo Pieri, nell’arte in generale è maggiore lo sforzo profuso per ottenere un obiettivo, o la ricompensa che questa saprà darti?
Sicuramente lo sforzo, anche perché spesso non si è mai completamente soddisfatti del risultato ottenuto. Per un artista il risultato finale non esiste. Oggi è così ma domani è diverso.
Sappiamo che Massimo è stato un tuo allievo. Quanto è importante per un ragazzo avvicinarsi alla musica con la giusta guida didattica e quanto per un insegnante è importante assecondare le sensibilità dell’allievo?
Oggi molti bambini si dedicano allo studio di qualche strumento, ma solo in pochi casi la scelta è sostenuta e guidata da insegnanti coadiuvati da genitori motivati. Un ottimo insegnante da solo ottiene poco. Bisogna purtroppo combattere il semplicismo generale che porta spesso le famiglie a scegliere 2 o 3 attività extrascolastiche per i propri figli.
Ci racconti un aneddoto o un ricordo particolare che ti lega a Massimo?
Ricordo volentieri uno dei primi saggi dove al termine dell’esecuzione Massimo riceveva l’applauso del pubblico e lui lo capiva come una richiesta di bis. Risuonò il pezzo 3 volte.
C’è un artista, un insegnante o una persona in particolare che ha lasciato il segno nella tua esperienza di artista?
Laura Tognetti e Giorgio Sacchetti. La prima mi ha sostenuto, guidato e consigliato, il secondo ha rivoluzionato completamente la mia concezione musicale e pianistica.
Sappiamo che Massimo è un appassionato di Opera e Teatro… Ma in quale opera/ruolo lo vedresti benissimo e perché?
Sinceramente non saprei.
Massimo ha deciso di devolvere tutto l’introito di questa serata per la lotta al Melanoma della pelle. Quanto è importante sensibilizzare le persone ad un tipo di tumore che spesso viene sottovalutato?
Conoscere è l’unico mezzo per combattere e promuovere la giusta prevenzione.
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