Giunge a conclusione con un bilancio estremamente positivo il progetto “Un Piano di Protezione Civile Partecipato” organizzato dall’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio. Con l’ultimo incontro che si terrà venerdì 9 novembre alle ore 18 presso il ristorante “La Cantina delle Pianacce” di Ghivizzano.
In questa occasione gli oltre cento partecipanti agli incontri informativi che si sono tenuti nelle settimane scorse nei quattro Comuni di Barga, Coreglia, Fabbriche di Vallico e Borgo a Mozzano si riuniranno in plenaria per votare le proposte che diventeranno vincolanti per la redazione del nuovo Piano di Protezione Civile.
Si tratta di una delle prime esperienze di questo genere a livello nazionale: se si esclude il percorso fatto in Versilia, infatti, mai prima d’ora i cittadini erano stati chiamati a discutere e decidere sul Piano di Protezione Civile, cioè sul principale strumento che garantisce la sicurezza e l’incolumità delle persone in caso di emergenza (sismica, idrogeologica, d’incendio, ecc.).
Un progetto che ha suscitato non soltanto la convinta adesione dei partecipanti selezionati (un centinaio di cittadini, residenti nei quattro comuni, sorteggiati sulla base di criteri statistici e demoscopici e quindi rappresentativi dello spaccato sociale della Media Valle), ma anche grande attenzione da parte del sistema regionale di Protezione Civile.
I Presidenti e i Responsabili della Protezione Civile di tutte le Unioni dei Comuni toscane sono stati invitati alla serata conclusiva di venerdì prossimo per assistere di persona a questo metodo innovativo che punta a potenziare l’aspetto della prevenzione nella costruzione condivisa della pianificazione dell’emergenza.
La tematica dell’informazione alla popolazione, infatti, è sempre più centrale in un moderno sistema di Protezione Civile e, purtroppo, le alluvioni dello scorso anno con conseguenze luttuose in Lunigiana, nel levante ligure e a Genova, dimostrano quanta strada ci sia ancora da fare per trasferire ai cittadini le nozioni fondamentali per garantire l’autoprotezione:
“Il progetto sperimentato dalla nostra Unione dei Comuni – secondo il Presidente dell’Unione dei Comuni Nicola Boggi, – è un concreto passo in avanti in questa direzione, per far diventare i cittadini più consapevoli dei rischi e quindi più pronti a mettere in campo comportamenti corretti in caso di emergenza. Le oltre cento persone che hanno partecipato, hanno discusso ed elaborato proposte di modifica alla bozza di Piano di Protezione Civile intercomunale che sarà approvato dall’Assemblea del nostro ente entro la fine dell’anno; proposte che verranno vagliate e avallate con un voto dai cittadini stessi nell’incontro di venerdì, dando vita ad un processo virtuoso di collaborazione tra istituzioni e la popolazione. Colgo l’occasione – prosegue Boggi – per ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, dai cittadini che hanno partecipato, ai collaboratori dei nostri enti, passando per i Sindaci e gli Assessori dei Comuni e senza dimenticare l’Autorità per la Partecipazione che ha finanziato l’80% dei costi e il Comitato di Garanzia che ha sovrinteso ai lavori. Tornando ai contenuti del processo partecipativo, l’obiettivo finale è quello di approvare il Piano di Protezione Civile Intercomunale coinvolgendo i cittadini e chiedendo il loro contributo per migliorare il sistema complessivo di comunicazione dell’emergenza, ma è anche quello di avvicinare alle istituzioni un’opinione pubblica sempre più distante, fornendo un esempio concreto di come sia possibile amministrare e fare politica assieme ai cittadini, condividendo con loro le progettualità di pubblico interesse”.
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