Poste: primi risultati della mobilitazione

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Primi risultati della mobilitazione portata avanti dai sindacati e istituzioni contro la chiusura di tutta una serie di uffici postali prevista nel Piano predisposto da Poste Spa: si aprono infatti spazi di trattativa per confrontarsi sul piano di riorganizzazione ed evitare la chiusura di uffici e recapiti.
Nei giorni scorsi è stato raggiunta un’intesa tra sindacati e azienda: tale accordo prevede, in particolare, l’avvio di un confronto territoriale nelle regioni già interessate dalla riorganizzazione, al fine di ripristinare la situazione preesistente nei recapiti. Inoltre, si dovrà ridefinire il progetto aziendale di ristrutturazione dei Servizi Postali, integrandolo con un progetto di sviluppo dei pacchi e dell’e-commerce. Sarà infine riaperto anche il confronto rispetto al programma di chiusura degli uffici.

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A seguito di questi risultati le organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere lo sciopero proclamato per il prossimo 12 ottobre.

Proseguono comunque la mobilitazione e le iniziative per garantire il mantenimento dei servizi e degli uffici sui territori. In particolare l’amministrazione provinciale, in una comunicazione all’Agcom, chiede di attivare le opportune misure di vigilanza nei confronti di Poste Italiane Spa, affinché sia assicurato il pieno rispetto della convenzione, stipulata con il Governo nel 2008, al fine di assolvere alle prerogative di tutela del servizio universale e salvaguardia delle categorie disagiate anche nel settore postale.

La Provincia, infine, intende chiedere a Poste spa un incontro di approfondimento, nel quale, oltre a sollecitare garanzie precise per il mantenimento degli uffici e servizi, si propone di approfondire e definire interventi e azioni volte a favorire un miglioramento delle prestazioni di servizio e ricercare una migliore funzionalità degli uffici.

Intanto sulla questione interviene anche l’on. Raffaella Mariani che afferma: “La notizia che Poste spa ha deciso di sospendere il piano di ristrutturazione è un buon segnale: ora è necessario impegnarsi in un confronto che permetta di evitare chiusure e tagli che metterebbero in grave difficoltà tanti cittadini, a partire dagli anziani”. Lo dice l’onorevole Raffaella Mariani (Pd). “Alla Camera il gruppo Pd si è mobilitato con una serie di iniziative, tra cui un’interpellanza urgente. Sul territorio sono stati promossi svariati incontri. Questo primo, per quanto parziale, successo è per noi un segnale positivo, ma è indispensabile lavorare per fare in modo che l’annunciata sospensione non si trasformi nel semplice rinvio della riorganizzazione: il confronto tra sindacati e azienda sarà un momento importante per scongiurare i tagli alle zone di recapito e la chiusura delle sedi a rischio. La scelta unilaterale di Poste spa ha prodotto grande allarme tra il personale, gli utenti e gli enti locali. Ora l’auspicio è che il dialogo riparta e che venga individuato un piano condiviso che rispetti le necessità, costruito in base alle necessarie verifiche con i territori e le istituzioni interessate. Da parte nostra continueremo a chiedere al governo di adoperarsi affinché venga assicurata l’efficienza e l’universalità del servizio postale”.

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