L’influenza si fa più aggressiva, quest’anno “a letto” 4-6 milioni di italiani

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L’associazione dei microbiologi clinici (Amcli), attraverso una nota del suo presidente Pierluigi Clerici, mette in guardia sulla prossima stagione influenzale che sarà più insidiosa di quella passata.
Sulla base dei dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, quest’anno è prevista la circolazione assieme al vecchio virus influenzale A/H1N1 del 2009 di due “nuovi” virus influenzali che nelle previsioni degli esperti costringeranno a letto fino a sei milioni d’italiani. L’arrivo dei virus influenzali è atteso per dicembre con un picco tra gennaio e febbraio e una coda[dw-post-more level=”1″] in marzo.
L’infezione si trasmette prevalentemente attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto o anche semplicemente parlando.
I sintomi più comuni sono: febbre sopra i 38 gradi, mal di testa, brividi, stanchezza, malessere generalizzato, tosse secca, mal di gola e naso chiuso.
Solitamente la malattia dura circa una settimana e si risolve con la guarigione. In alcuni casi però possono verificarsi gravi complicazioni soprattutto nei soggetti fragili come bimbi sotto i due anni, anziani, cardiopatici, diabetici, asmatici, affetti da BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva), immunodepressi, donne al 2°-3° trimestre di gravidanza.
Come tutti gli anni, anche in quest’avvio d’autunno l’Azienda USL 2 sta organizzando la Campagna di Vaccinazione contro l’influenza stagionale. “I vaccini antinfluenzali – spiega Il Dott. Tomasi, direttore del Dipartimento di Prevenzione – hanno un elevato profilo di sicurezza e tollerabilità e rappresentano senza dubbio l’arma migliore per evitare di ammalarsi e per prevenire le complicanze.
Il vaccino antinfluenzale è gratuito e raccomandato anche quest’anno per i soggetti con più di 60 anni e per tutte le categorie a rischio (cardiopatici, diabetici, asmatici, affetti da BPCO, immunodepressi, donne al 2°-3° trimestre di gravidanza ecc.). Si ricorda inoltre che la vaccinazione è gratuita per i soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo,  esempio insegnanti, operatori sanitari, forze dell’ordine etc”.[/dw-post-more]

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