Errecubo ovvero scuole in rete, presentato a Firenze il progetto che coinvolge il Classico di Barga

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“Nell’Agenda Digitale del Governo verrà inserita una norma che valorizzerà e sosterrà questo importante progetto a favore di un’istruzione innovativa e d’eccellenza”.
Lo ha affermato Giovanni Biondi, capo del dipartimento programmazione e gestione risorse Miur di Roma intervenuto alla presentazione del progetto “Errecubo Scuole in rete e reti di scuole nell’istruzione superiore” che si è tenuta questa mattina a Firenze presso la sede di UNCEM Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani).
Il progetto pilota “Errecubo, scuole in rete e reti di scuole” nell’istruzione superiore, vede coinvolti gli istituti classici superiori di Aulla, Barga e Massa Marittima e ha fra i suoi obiettivi  quello disalvaguardare e valorizzare i piccoli istituti che non riescono a raggiungere il numero di iscritti previsti ma che facendo “rete” possono essere mantenuti attivi,. Le scuole aderenti, tramite infrastrutture tecnologiche, potranno tenere lezioni in video conferenza da condividere con le altre scuole della rete, divenendo di fatto un unico istituto virtuale. Si punta insomma alla valorizzazione

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degli standard della formazione e della qualità dell’istruzione, al raggiungimento di un livello di eccellenza nella didattica e grazie alle nuove tecnologie, la soluzione di diverse problematicità presenti nelle scuole di montagna; ma anche lo sviluppo di un linguaggio digitale e l’integrazione fra scuole anche territorialmente distanti fra loro.
“Si tratta della prima esperienza in Italia che mette insieme più territori di più province puntando all’eccellenza didattica – ha sottolineato il presidente di UNCEM Toscana, Oreste Giurlani (nella nostra foto d’archivio) – Siamo soddisfatti perché il Capo dipartimento del Ministero Biondi, ha colto favorevolmente la nostra richiesta di estendere il progetto Errecubo e renderlo modello nazionale”.

Tra gli interventi quello dell’assessore all’istruzione del Comune di Barga, Renzo Pia, in qualità anche di presidente della Conferenza per l’istruzione della Valle del Serchio: “Il progetto va a salvaguardare le scuole di montagna con i numeri che non sarebbero sufficienti a garantirne la salvezza e permette così gli studenti di rimanere sul territorio, ma questo è un progetto pilota che potrà interessare tutte le scuole superiori in un prossimo futuro e che troverà prossima applicazione anche nelle altre scuole superiori della Valle del Serchio – ha detto – Le possibiloità che offre sono veramente importanti. Grazie a inbternet ed alle nuove tecnologie gli studenti delle scuole che partecipano al progetto potranno assistere a lezioni di esperti ed insegnanti da tutto il mondo

Insomma, con questo progetto si porta la nostra scuola in Europa, perché si cambia completamente il concetto di fare scuola, di insegnare e di imparare.
(Agipress – www.agipress.it )

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