I Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio per la prevenzione dei reati, coordinato dal Comando Provinciale di Lucca, hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica M.O., 53 enne di Gallicano, e per guida senza patente O.C.L.J. 40 enne di Borgo a Mozzano. I due sono stati controllati dai militari del Nucleo Radiomobile, alla guida delle rispettive autovetture; il primo è stato sottoposto al test del tasso alcolemico, facendo registrare un valore di 1,93 g/l, ben oltre la soglia massima consentita; il secondo guidava una vettura senza aver mai conseguito la patente.
Per [dw-post-more level=”1″]questo motivo, sono stati denunciati all’ Autorità Giudiziaria di Lucca.
I Carabinieri della Stazione di Borgo a Mozzano, inoltre, hanno denunciato per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, C.A., 26enne, disoccupato, residente a Borgo a Mozzano. I militari, durante un controllo alla circolazione stradale, a seguito di perquisizione dell’autovettura condotta dal giovane, hanno rinvenuto e sequestrato vari oggetti atti ad offendere, nascosti all’interno del bagagliaio e detenuti senza alcuna plausibile giustificazione.
Nello stesso contesto, i militari della Radiomobile di Castelnuovo di Garfagnana hanno controllato G.M.48enne, elettrauto, di Camporgiano mentre guidava il proprio ciclomotore Ape Piaggio con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, accertato mediante etilometro. L’uomo è stato denunciato per il reato di guida in stato di ebrezza.
Da registrare infine un arresto condotto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, in collaborazione con il personale del NORM della Compagnia di Lucca. E’ stato arrestato per tentato furto aggravato, un cittadino Rumeno, Vasile Dorobantu, 36enne. L’uomo, sempre a Borgo a Mozzano in Via I Maggio, 84, unitamente ad altri due complici, rimasti sconosciuti, tentava, di sfondare, danneggiandola con una mazza, una porta del bar “Bargiglio”, presumibilmente per rubare i soldi contenuti nelle “slot machines”. I tre, alla vista dei militari, fuggivano sul greto del vicino fiume Serchio, ma il rumeno veniva raggiunto e arrestato.[/dw-post-more]
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