Sui tagli postali un ordine del giorno dell’Unione dei Comuni

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Approvato all’unanimità un ordine del giorno dal Consiglio dell’Unione dei comuni Media Valle con il quale si sostiene con forza la battaglia per  evitare di penalizzare gli uffici periferici e il servizio di recapito corrispondenza in valle del Serchio.
Un chiaro no alla riduzione degli uffici postali periferici è stato espresso dal Consiglio dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio. Sul tema i rappresentanti dei comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli e Fabbriche di Vallico, in qualità di membri effettivi dell’assemblea, e sindaci ed amministratori pubblici dei comuni di Bagni di Lucca, Pescaglia e Piteglio, hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno che esprime “l’assoluta contrarietà a qualsiasi piano di razionalizzazione” che penalizzi “in special modo gli uffici postali periferici ed il servizio di recapito corrispondenza, in particolare nelle zone montane e nei piccoli paesi delle nostre realtà”.
I rappresentanti della Media Valle del Serchio esprimono anche “una piena solidarietà ai 44 portalettere della provincia di Lucca che vedono messo a repentaglio il loro posto di lavoro” ed impegnano la Giunta regionale ad intraprendere un’azione decisa nei confronti di Poste [dw-post-more level=”1″]italiane spa, perché vengano mantenuti “i servizi essenziali quali quelli rappresentati dagli uffici postali territoriali” e per “assicurare un adeguato presidio del territorio con zone di recapito della corrispondenza capaci di garantire una puntuale consegna della corrispondenza a tutti i cittadini”. D’altronde, si lamenta nell’ordine del giorno, “negli ultimi anni la società Poste italiane spa ha più volte avviato processi di razionalizzazione dei servizi offerti, procedendo alla chiusura di diversi uffici postali, alla riduzione degli orari di apertura degli sportelli” e la paventata ipotesi di chiudere, nella sola Toscana, altri 170 uffici postali che non soddisfano i criteri di economicità, grava pesantemente sulla provincia di Lucca, con ben 2 uffici interessati, 3 dei quali in Valle del Serchio.
Sulla questione interviene anche il presidente di UNCEM Toscana, Oreste Giurlani che afferma: “Ancora silenzio da parte di Poste nonostante da ogni parte giungano posizioni fortemente contrarie all’operazione che prevede la chiusura di circa 174 uffici postali. Continuiamo a esprimere forte dissenso e restiamo in attesa di un confronto per soluzioni alternative e che vadano incontro alle esigenze dei cittadini, specialmente quelli che vivono nelle aree rurali e montane”.[/dw-post-more]

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