L’ufficio postale di Ponte all’Ania chiude, o forse no. Ad appena due giorni dalla comunicazione dell’imminente chiusura di alcuni degli uffici individuati per la ristrutturazione, Poste Italiane fa marcia indietro e, per mezzo di una lettera inviata ai sindacati, comunica che il piano di riorganizzazione è stato sospeso.
Sospeso ma non ripensato, e quindi ancora “rischioso” per i circa 20 uffici della Media Valle e Garfagnana – tra i quali Ponte all’Ania – finiti nella lista nera e individuati per la soppressione.
Lo stop alla decisione di procedere lascia comunque un margine di speranza ai sindaci, ai consiglieri provinciali e regionali, ai parlamentari della Valle e ai cittadini per augurarsi che Poste italiane faccia retro front e abbandoni l’idea di chiudere gli uffici segnalati
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scongiurando il rischio di ingenti disagi soprattutto per le fasce più deboli della popolazione.
La decisione di chiudere Ponte all’Ania definitivamente era arrivata sulla scrivania del sindaco Marco Bonini come un fulmine a ciel sereno, che appena poche ore fa aveva dichiarato “grave e inaccettabile” la decisone di Poste Spa soprattutto perché dimostrava di ignorare il dialogo con gli enti locali, dato che lunedì 24 settembre si sarebbero riuniti in un incontro in Provincia.
Lo stop dichiarato ieri lascia invece ben sperare ed il tavolo di confronto in programma a Palazzo Ducale si riunirà comunque per far chiarezza e andare fino in fondo a questa confusa faccenda.
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