Boggi su sviluppo produzione agricola e IMU per i fabbricati agricoli

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Con la stagione dell’olio prossima, in autunno, la Valle del Serchio vedrà compiersi un importante obiettivo. E’ di pochi giorni fa, la cerimonia è avvenuta sabato durante la festa dell’olio di Valdottavo, l’inaugurazione del nuovo frantoio che è stato realizzato a Valdottavo. Uno strumento essenziale per incrementare una produzione locale di olio che fino ad ora è stata vista più sulla carta che nel concreto, ma che adesso avrà modo di svilupparsi e soprattutto di completare in loco, a Km 0, il processo di produzione olearia della Media Valle del Serchio.

Tra i principali artefici del progetto l’Unione dei Comuni della Media Valle. Con il presidente, Nicola Boggi (nella foto con l’assessore provincale Diego Santi ed il sindaco di Borgo a Mozzano Francesco Poggi durante un sopralluogo al frantoio), abbiamo fatto il punto della situazione su questo importante obiettivo e sulle prospettive di sviluppo rurale ed agricolo della zona.

L’inaugurazione del nuovo frantoio della Valle del Serchio, un sogno che diventa realtà?

“Certamente, la cerimonia di sabato scorso ci ha consentito di festeggiare insieme alla comunità di Valdottavo il raggiungimento di un atteso obiettivo: il primo frantoio della Valle del Serchio, frutto del prezioso gioco di squadra messo in campo fra le istituzioni (comune di Borgo a Mozzano, Unione dei Comuni della Media Valle e Provincia di Lucca) e gli amici dell’associazione Valle dell’Olio. Un progetto ambizioso il nostro, nato a partire dal 2006, per il quale, a regime, arriveremo ad investire più di settecentomila euro. A tal proposito sento di dover ringraziare i progettisti: gli ingegneri Macerini e Piano dello studio Città Futura; l’azienda esecutrice dei lavori: l’impresa Lorenzini di Barga, l’amico Rolando Bellandi delegato all’agricoltura per la nostra Unione oltre ai validissimi collaboratori del nostro ente, su tutti e per tutti l’ottimo Alessandro Profetti”

Quali saranno i prossimi passi?

“Entro la fine della primavera avremo completato il capitolato della gara d’appalto per l’acquisto delle attrezzature necessarie per la frangitura delle olive mentre alla fine dell’estate avverrà il posizionamento all’interno dell’immobile dei vari macchinari così da esser pronti per ottobre ad accogliere i primi clienti”

Un’operazione coraggiosa per valorizzare un settore tanto importante quanto fragile?

“Ci auguriamo di poter lanciare, attraverso questa nostra iniziativa, un segnale di fiducia ad un comparto, quello agricolo, che così duramente risulta colpito dagli effetti prodotti dalla crisi sta attraversando il nostro Paese, in special modo poi in realtà imprenditoriali come le nostre fatte perlopiù di aziende di dimensioni medio-piccole.”

Fra le tante preoccupazioni che attanagliano gli imprenditori agricoli di questi tempi c’è tra l’altro l’IMU da dover versare sui fabbricati agricoli strumentali…

“Ci sono delle novità da tenere in considerazione. La commissione finanza del Senato ha previsto alcune modifiche significative che andranno al voto alla Camera oggi. Poi il testo approderà in aula al Senato per il via libera prima di Pasqua. Fra le altre cose, introdotta l’esenzione anche per i fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, oltre i mille metri di altitudine.

Mi ritrovo in poieno con la posizione di Oreste Giurlani, presidente di UNCEM Toscana: misure di per sé positive, da accogliere con favore ma con un vizio di fondo. Ancora una volta, come in passato, si definisce una soglia altimetrica per definire la montagna, creando così una montagna di serie A e una di serie B. Un errore imperdonabile che fa dimenticare quanto di buono prevede il provvedimento. Speriamo che nel passaggio parlamentare possa essere corretta questa stortura e che possa essere tutta la montagna ad usufruire delle agevolazioni previste per l’Imu sui fabbricati rurali”.

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