A Barga ritorna la Processione di Gesù Morto

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Quello di quest’anno sarà un Venerdì Santo più che mai intenso a Barga, non solo per i cento anni esatti dalla scomparsa di Giovanni Pascoli, che vedranno l’arrivo nella cittadina del ministro ai Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, ma anche per il ritorno di uno dei riti più sentiti della Settimana Santa: la Processione del Gesù Morto.

Un evento che si tiene, come da tradizione, ogni cinque anni e che vedrà tutto l’impegno della compagnia della chiesa del Crocifisso capitanata da Antonio Nardini, storica organizzatrice di questo appuntamento pasquale.

Di particolare suggestione, questo avvenimento vedrà recare in corteo i simulacri di Gesù, quei simboli cioè che testimoniano la sua passione, come la grande croce che aprirà la processione, che sarà seguita dalla Madonna,  da San Giovanni e da Simone di Cirene, che con cristo condivise il peso della croce verso il Golgota.

Accompagneranno la processione decine di figuranti in costume romano, ognuno recando i simboli della fede e della passione, e le compagnie delle chiese parrocchiali barga, Catagnana, Sommocolonia e San Pietro in Campo con le proprie cappe e gonfaloni.

Il corteo oltre che da fedeli, sarà accompagnato dalle autorità e dalla Filarmonica barghigiana “Gaetano Luporini” e percorrerà le strade di Barga illuminate solo da ceri rossi, ad indicare il momento del sacrificio: il percorso prenderà inizio dalla chiesa del Crocifisso, passerà da Via della Speranza,  giungerà in via di Mezzo e per via di Borgo arriverà in via Ponte Vecchio; da qui la processione si dirigerà sul Fosso passando per via Marconi.

Per rendere il percorso ancora più sugegstivo gli organizzatori invitano i cittadini le cui abitazioni si affacciano sul percorso ad abbellire terrazzi e finestre con drappi e ceri.

Una volta arrivati in prossimità del bastione la croce sarà deposta contro un grande pannello bianco, e con grande solennità i figuranti e i membri delle compagnie parrocchiali si disporranno sui pradetti del bastione. Sarà allora il proposto do Stefano Serafini a prendere la parola, ricordando i momenti della passione del Cristo nella sua salita verso la croce.

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