Come vincere il caldo di questi giorni, i consigli dell’ASL 2

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Quando la temperatura rimane elevata per più giorni consecutivi, soprattutto in presenza di umidità elevata dell’aria, scarsa ventilazione e forte irraggiamento solare si possono manifestare danni alla salute, come il colpo di sole e di calore, la disidratazione e altri problemi collegati a malattie croniche.

“Le categorie più a rischio – sostiene il Direttore Sanitario dell’Azienda USL 2 Lucca, Dott. Joseph Polimeni – per le condizioni personali, sociali e di salute, sono: gli anziani, a causa di un ridotto stimolo della sete e di una minore sensibilità al calore. L’organismo può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e nel rispondere ai cambiamenti di temperatura; le persone non autosufficienti sono molto sensibili al caldo, perché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi; i malati affetti da patologie croniche, chi presenta malattie cardiovascolari, ipertensione, patologie respiratorie croniche, insufficienza renale cronica, malattie neurologiche, obesità, o chi fa uso di sostanze alcoliche; la persona, anche giovane, che fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta può disidratarsi più

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facilmente degli altri.”

“E’ possibile prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore – sostiene il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL 2 Lucca, Dott. Alberto Tomasi – seguendo alcuni semplici ma importanti consigli”: bere spesso (normalmente si devono assumere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno) a piccoli sorsi, limitando le bevande gassate/zuccherate; evitare di bere bevande ghiacciate in quanto la loro introduzione in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, può comportare congestione, per l’eccessivo afflusso di sangue all’addome che può rallentare o bloccare i processi digestivi; fare pasti leggeri – in estate c’è bisogno di meno calorie – aumentando il consumo di frutta e verdura perché ricca di vitamine e sali minerali; conservare correttamente i cibi, le temperature ambientali elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti; evitare di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde (dalle 12.00 alle 17.00); aprire le finestre al mattino e soggiornare negli ambienti più freschi dell’abitazione. Nei momenti più caldi l’utilizzo di un ventilatore o di un condizionatore dà beneficio; quando si entra in un ambiente molto fresco, per esempio con aria condizionata, provenendo da un ambiente caldo, o quando si è molto accaldati, è meglio coprirsi; quando si esce, proteggersi con cappellino e occhiali da sole. Se si entra in un’autovettura che è rimasta parcheggiata al sole, ventilarla aprendo gli sportelli prima di entrare; indossare indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come lino e cotone; evitare le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni; per abbassare la temperatura corporea è possibile fare delle docce non calde. In caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore bagnarsi subito con acqua fresca.

I neonati e i bambini piccoli (con meno di 4 anni) sono soggetti a rischio ancora di più rispetto ad un adulto, per la ridotta capacità di sudorazione e quindi di termoregolazione.

“Ecco alcuni semplici ma basilari consigli – raccomanda il Direttore dell’U.O. Pediatria di Lucca, Dott. Raffaele Domenici – per proteggere i piccoli dalla calura:in ambienti chiusi, vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte; all’aria aperta, in spiaggia o in piscina, evitare l’esposizione diretta al sole (soprattutto nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle 11 alle 18), applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo e proteggere il capo con un cappellino; è bene sapere che l’ombrellone non protegge né dal caldo, né dai raggi solari. Quindi anche se i bambini rimangono all’ombra è necessario proteggerli adeguatamente evitare che i bambini svolgano attività fisica all’aperto durante le ore più calde; fare in modo che i bambini assumano sufficienti quantità di liquidi, evitando le bevande fredde; non lasciare mai il piccolo da solo in auto: la temperatura corporea di un bambino sale molto più velocemente rispetto a quella di un adulto per la presenza di una minore quantità di acqua nel corpicino e, quando fa molto caldo, la temperatura all’interno di un’automobile può salire di diversi gradi in pochi minuti! Anche aprendo i finestrini non si riduce in modo significativo l’innalzamento della temperatura nell’abitacolo. Fare attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini: prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia surriscaldato.”

In caso di necessità – si raccomanda il Dott. Polimeni – il medico di famiglia è la prima persona da consultare, perché è certamente la persona che meglio conosce le condizioni personali, familiari e soprattutto di salute, le malattie preesistenti, la posologia e il tipo di farmaci assunti del proprio assistito.

Il Dott. Lisandro Fava, Direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, dà alcune indicazioni di Primo Soccorso in caso di colpo di calore, in attesa dell’intervento medico:

1. porre il paziente in ambiente fresco; 2. togliere abiti stretti e pesanti, scarpe, ecc.; coprirlo con qualcosa di leggero; 3. raffreddare il paziente non in modo brusco, ma progressivamente con panno bagnato, borsa di ghiaccio (avendo cura di avvolgerla prima in un panno) in vari punti (fronte, ascelle, inguine); 4. non somministrare alcolici né altre bevande soprattutto se ghiacciate, ma idratare progressivamente con acqua non gassata a temperatura ambiente; 5. chiedere assistenza medica; 6. in caso di perdita di coscienza non somministrare nulla, seguire le indicazioni del 118.

Comunque ad oggi gli accessi al Pronto Soccorso, visibili anche dal sito web dell’Azienda USL 2 Lucca, non segnalano una particolare criticità.

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