Ci siamo: sabato sera torna la festa incentrata sull’incontro tra il Moro, il bandito di Sillico, e l’Ariosto, il poeta nelle sue vesti di governatore della Garfagnana. Sabato 28 luglio ma anche il 4 agosto e di nuovo il 14. Tre serate durante le quali il borgo torna indietro nel tempo fino ad inizio ‘500. Si spengono le luci, cambiano gli abiti, il menù della serata torna all’epoca e i due personaggi in questione, il Moro e l’Ariosto, si incontrano per le vie del borgo insieme ad armigeri e banditi. Non mancano figure che all’epoca caratterizzavano la vita dei borghi garfagnini né la rievocazione di antichi lavori, come la filatura della lana.
Fin qui la festa ma per saperne di più abbiamo parlato con Mario Bonini, uno degli animatori dell’iniziativa. “Il Moro del Sillico” – ci dice – “è indubbiamente il sillichino più famoso di tutti i tempi, sebbene la sua fama sia frutto di attività non sempre legittime e della fortuna (o sfortuna?) di aver incontrato il poesta Ludovico Ariosto come governatore della Garfagnana Estense”.
Giuliano, così si chiamava “il Moro”, fu infatti uno dei banditi più temuti della zona e la sua origine sillichina gli valse la libertà più volte dopo che l’Ariosto lo fece arrestare. “Tutto ciò perchè Sillico e i suoi abitanti godevano di particolari attenzioni presso il Duca d’Este” – prosegue Bonini – “in quanto fu la prima comunità della Garfagnana a chiedere di passare nel ducato”.
Ecco che la frustrazione dell’Ariosto compare in una serie di lettere in cui il governatore, non certo felice di tale incarico, lamenta il fatto che i suoi sforzi per arrestare il temibile bandito erano vanificati da una sorta di “indulto permanente” nei confronti dei sillichini. Nel tempo la figura del Moro è stata variamente romanzata nei racconti popolari ed oggi è visto come una sorta di Robin Hood, un bandito buono più vicino alla popolazione locale di quanto non lo fossero i governanti. Le lettere dell’Ariosto sono conservate in copia a Palazzo Carli.
Ma questa è storia. Per divertirsi e vivere una serata “fuori dal tempo” il cosiglio è quello di salire a Sillico sabato sera all’ora di cena!
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