“Oltre il Suono delle Campane”: questo è il titolo di un piccolo ma intenso libro di circa quaranta pagine curato da Cristian Tognarelli e Pier Giuliano Cecchi che, distribuito a offerta libera domenica 29 luglio in Duomo, s’inserisce tra le iniziative in occasione della festa dei Campanari di Barga per i duecento anni dalla fusione della campana mezzana alloggiata sul campanile, che con le consorelle grossa e piccola, compone il celebre Doppio di Barga.
Le offerte ricevute rientrano nel progetto del Gruppo Campanari di Barga: “Aiutateci ad Aiutare” e destinate alle popolazioni terremotate dell’Emilia. Queste saranno consegnate al prossimo Raduno Nazionale dei Campanari che si terrà a Cento (Fe) il 23 settembre di quest’anno.
Così introducono il libro i Campanari di Barga: “Si sono alternati alla movimentazione dei sacri bronzi numerosi campanari, i quali hanno tramandato la loro arte, le loro tradizioni, ai loro discendenti. Noi siamo la continuazione di questa lunga sequenza di campanari, ai quali non finiremo mai di manifestare la nostra riconoscenza”.
Mentre il proposto monsignor Stefano Serafini, salito sul campanile in abito talare con il diacono Luigi Moscardini per benedire nuovamente la campana mezzana, così nel libro – prima riallacciandosi all’Ora di Barga del Pascoli – ferma la sua attenzione sul valore simbolico del suono delle campane: “Quando i rintocchi delle campane salgono nell’azzurro del cielo… cose da lungo dimenticate riaffiorano, … Dio chiama… a lui solo è la pace” (Romano Guardini).
Il contenuto del libro, nonostante le poche pagine, come già detto è intenso. Parte con una breve storia delle nostre campane, continua con il Dogma dell’Immacolata Concezione, proferito da Pio IX l’8 dicembre 1844, anno in cui in Barga ci fu una forte ripresa del culto della Madonna del Molino, la cui effige nel 1512 – cinquecento anni fa – fu portata in Duomo dal molino di S. Cristoforo è dedicata al culto della Concezione. Segue la memoria della festa della Concezione avvenuta a Barga nel 1522, anno in cui si fecero i doppi anche in omaggio alla Madonna del Molino, da allora compatrona di Barga con S. Cristoforo.
Seguono poi riletture di testi attinenti al suono delle campane di Barga, tra cui “Le Campane tornano a suonare” di monsignor Lino Lombardi, articolo scritto nell’imminenza della riapertura del Duomo dopo i restauri 1927-39. Si passa poi a “Due campane per cannoni da Guerra” di Pier Giuliano Cecchi, in cui si ritesse l’intrapreso iter dello smantellamento, nel 1942, di due campane del Duomo per farne cannoni da guerra al tempo del Fascismo; campane salvate dall’operaio del Duomo Morando Stefani e monsignor Lino Lombardi. Segue ancora l’articolo di Bruno Sereni “Barga Riprenderà”, estratto da “La Gazzetta del Serchio” del 4 maggio 1945, dove l’autore ritesse la fine della Guerra, che per noi volle dire la Linea Gotica, e la ripresa della vita di Barga scandita dal suono del Doppio del Duomo.
Termina il libro l’articolo “Un anno di campane”, in cui si racconta l’interesse del Gruppo Campanari per le loro campane maggiori, quelle del Duomo, cui segue l’aspetto associativo delle meritate cene ma anche dei doveri del buon campanaro.
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