Anche in Valle del Serchio inseriti infermieri ed OSS negli studi dei medici di medicina generale

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I servizi sanitari territoriali stanno cambiando con lo sviluppo della sanità d’iniziativa, ovvero una sanità capace di andare incontro ai bisogni del cittadino in maniera proattiva, raccogliendo la sua domanda di salute anche quando inespressa e prima che evolva con un aggravamento o una complicanza.

Questo nuovo scenario impone un lavoro di squadra tra l’infermiere di famiglia e il medico di medicina generale. E’ quello che sta avvenendo anche sul territorio della Valle del Serchio dove da tempo, a sostegno delle famiglie, è iniziato l’inserimento di infermieri presso i gruppi di medici associati. Questa nuova organizzazione è sostenuta  da un percorso formativo di Master di primo livello per “Infermiere di famiglia e di comunità” dell’Università di Pisa, svolto dall’Azienda USL 2 di Lucca presso il Polo didattico e formativo di S. Maria a Colle. Oltre al master, sono stati strutturati 9 seminari di cui sono docenti medici di medicina generale.

In questo ambito legato alla medicina d’iniziativa, in Valle del Serchio si è registrato l’inserimento di 5 infermieri e 2 operatori socio sanitari negli studi medici di medicina generale, in particolare nelle zone di Barga, Borgo a Mozzano e Piazza al Serchio. Nel corso del 2011 sono stati forniti in questa maniera  servizi a  2098 utenti per un totale di 17.909 prestazioni domiciliari erogate.

I medici di famiglia hanno quindi condiviso fin dall’inizio questo percorso che potenzia il territorio e rende possibile una maggior copertura dei servizi al domicilio delle famiglie e delle persone, che hanno sempre più necessità di aiuto e di supporto dal punto di vista sanitario e sociale.

In questo nuovo  modello assistenziale svolge un ruolo significativo l’infermiere di famiglia, dotato di una formazione specifica post laurea, che è in grado di instaurare un rapporto diretto non solo con il malato e con i suoi familiari ma anche con la rete comunitaria (volontariato, associazioni, parrocchie, ecc) favorendo l’integrazione tra i servizi sanitari e sociali.

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