È stato adottato durante lo scorso consiglio comunale il nuovo piano di classificazione acustica per il territorio di Barga, uno strumento di cui ogni comune deve dotarsi per classificare le diverse aree del territorio in base alla “rumorosità” minima e massima che può essere emessa.
Il piano precedente risaliva al 2005, ma con l’approvazione del nuovo piano strutturale si è resa necessaria una revisione che tenesse conto dello sviluppo previsto nelle diverse aree del territorio, che sapesse cioè bilanciare le esigenze di tutela acustica con le nuove esigenze produttive ed economiche.
Per suddividere il territorio in aree omogenee ci si riferisce a 6 classi che, per mezzo di un numero crescente, definiscono le zone protette (I), le aree prevalentemente residenziali (II), le aree di tipo misto (III), le aree di intensa attività umana (IV), le aree prevalentemente industriali (V) e quelle esclusivamente industriali (VI).
La nuova “zonizzazione” acustica di Barga ha visto alcune variazioni, pur rimanendo sostanzialmente valido il criterio che pone in classe I la fascia appenninica, zona di rispetto assoluto, fino a discendere verso il fondovalle dove si trovano le classi più alte, quelle che prevedono cioè soglie di rumorosità più elevate poiché maggiore è la densità di nuclei abitati, infrastrutture, stabilimenti produttivi.
Tra i cambiamenti apportati, la ri-classificazione dei centri minori sulle colline del Comune, passati dalla classe II alla III per permettere attività agroforestali che sono congruenti con la zona ma che non sarebbero state possibili se la zona fosse rimasta inserita in classe II.
Variazioni si sono verificate anche a Barga (per quanto riguarda l’area del Giardino e del Fosso) Castelvecchio, Filecchio, Menchi e Ponte all’Ania, dove forse sono state riscontrate le maggiori criticità nello stilare il documento per la presenza della cartiera Smurfit Kappa Ania.
Il fatto, affrontato con i vertici dell’azienda e con il comitato Salute e Natura, ha trovato infine soluzione con l’ampliamento della zona “cuscinetto” attorno all’impianto e soprattutto con un’ordinanza che impone alla Cartiera l’adeguamento delle emissioni rumorose sulla base del passato piano, che prevedeva un’area cuscinetto di minore estensione dell’attuale.
Sembra quindi che anche la parte più difficile del comune, in quanto ad emissioni rumorose, abbia trovato un equilibrio grazie anche all’impegno da parte dell’azienda di procedere con investimenti che possano ridurre il rumore emesso dalla linea produttiva.
Analogamente agli altri strumenti di pianificazione urbanistica, il piano di classificazione acustica prima di essere approvato ha un periodo di osservazione di 60 giorni a partire dall’adozione, tempo entro cui i cittadini possono avanzare all’amministrazione comunale osservazioni in merito. Scaduti i due mesi e valutato quanto eventualmente emerso, l’approvazione sarà resa definitiva.
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