In un momento delicato dal punto di vista economico e lavorativo, soprattutto in zone come la Garfagnana, la ricetta per uscirne, o quanto meno combattere la crisi, può essere ricercata nelle idee, nelle buone pratiche, e nel fare sistema, nel lavorare insieme. Questo è il concetto alla base del Polo Pietre Toscana, il nuovo ed innovativo progetto promosso dalla Regione Toscana e gestito da un pool di partners guidato da GAL – Garfagnana Ambiente e Sviluppo.
Il nuovo polo tecnologico dedicato al settore lapideo, che rientra nel complesso dei 12 poli dedicati ai vari settori dell’economia promossi dalla Regione Toscana, sorge a Gramolazzo, lungo Via Tonini, la principale arteria che attraversa il centro abitato: il palcoscenico non poteva essere migliore, dato che le sue strutture sono racchiuse tra le affascinanti (e in questo periodo innevate) Alpi Apuane e il meraviglioso specchio d’acqua del locale lago.
Dal 13 aprile 2012, il progetto è realtà: il responsabile del Polo Stefano Coiai e il presidente di GAL Luigi Favari hanno “ufficialmente” aperto le porte del centro tecnologico, alla presenza delle autorità locali, guidate dal sindaco di Minucciano Domenico Davini e dal Presidente dell’Unione dei Comuni Mario Puppa, e naturalmente dei rappresentanti degli organismi promotori del Polo: GAL – Garfagnana Ambiente e Sviluppo, il Centro Geotecnologie dell’Università di Siena, l’Internazionale Marmi Macchine Carrara e Lucca In-Tec Lucca Innovazione e Tecnologia.
I presenti hanno potuto visitare le strutture del centro che è al tempo stesso polo di sviluppo tecnologico mediante lo studio e l’applicazione dei più moderni sistemi e macchine al settore lapideo, centro servizi per le aziende del settore, incubatore artigianale e laboratorio pratico, nonché centro di formazione professionale. Non a caso, a partire dal mese di maggio, prenderà il via un corso professionale al quale hanno aderito 18 giovani della zona.
Fiore all’occhiello del Polo è costituito dai due “robot” antropomorfi per la lavorazione e la prototipazione: per i profani del settore si tratta di macchine dall’aspetto avveniristico che permettono, attraverso un sistema laser, di riprodurre un soggetto in marmo partendo dall’originale.
“Il Polo Pietre Toscane – ci spiega il responsabile Stefano Coiai – nasce da un progetto voluto dalla Regione Toscana che ha voluto creare 12 poli tecnologici rivolti ad altrettanti settori dell’economia. Il nostro centro si occupa del settore lapideo: è un sogno che si realizza sul nostro territorio ed è stato reso possibile dall’interessamento del Comune di Minucciano che, grazie al bando regionale, ha provveduto a recuperare un’area industriale realizzando gli edifici e il centro servizi che ci ospita.
Il Polo è la realizzazione di una sinergia di volontà: “Il Polo è coordinato da un unico soggetto costituito da più partner, il GAL, l’Università di Siena, l’Internazionale Marmi Macchine Carrara e Lucca In-Tec. Oggi al Polo hanno aderito oltre 40 imprese del settore e sono presenti anche 3 Dipartimenti dell’Università di Pisa e 2 enti di ricerca”. Il Polo rappresenta una novità e racchiude uno know-how notevole… “Il Polo di Gramolazzo è sicuramente all’avanguardia, dotandosi delle più moderne tecnologie. Come avete potuto vedere, abbiamo uno scanner robotizzato che scansiona il bozzetto iniziale creando un progetto in 3D che, dopo opportune verifiche da parte dei tecnici, viene riversato sulla 2° isola di lavorazione dove si produce il progetto finale”. Ci parli di quella che forse è la funzione più importante del centro, la formazione: “Uno dei compiti del Polo è il trasferimento di conoscenze e di tecnologie. Atraverso di esso, vengono organizzati sul territorio corsi di formazione professionale: il primo prenderà il via a maggio”.
Luigi Favari, presidente GAL, capofila del progetto: “Il GAL è orgoglioso di avere contribuito alla realizzazione di questo progetto sul nostro territorio, che ha fatto e farà parlare della Garfagnana, Gramolazzo è infatti sede di un progetto di eccellenza, ospitando uno dei 12 poli tecnologici voluti dalla Regione Toscana. Si guarda al presente ma soprattutto al futuro, con l’utilizzo della più alta tecnologia che viene messa a disposizione delle aziende della Garfagnana, creando supporto, servizi e formazione”.
Partner del progetto è anche l’imprenditore Giorgio Bianchini, di Internazionale Marmi Macchine Carrara: “La nostra azienda è entrata a far parte di questo progetto dall’alto di 30 anni di esperienza nel settore lapideo. Scopo di questo centro è quello di trovare idee innovative e di offrire strumenti e competenze alle imprese”.
Un contributo al progetto è stato offerto anche dalla Camera di Commercio di Lucca, qua rappresentata dal Dott. Roberto Camisi: “Il Polo Pietre Toscane rappresenta il terzo dei tre progetti dedicati al marmo sul nostro territorio al quale abbiamo aderito, il primo in Garfagnana, dopo i due progetti intrapresi a Pietrasanta”.
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