Il giallo di Castelvecchio: narcotizzato dai ladri o solo un malore?

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Un vero e proprio giallo la storia che ha per protagonista l’anziano parroco di Castelvecchio Pascoli, il rettore mons. Ruggero Bencivenni. Un giallo per il quale bisognerà attendere forse la prossima settimana per conoscere gli eventuali sviluppi.

Il sacerdote è stato rinvenuto ieri l’altro mattina nella sua abitazione riverso a terra ed in stato di incoscienza con la casa messa a soqquadro. A trovarlo la nipote che lo aveva lasciato nella casa poche ore prima, dopo averlo portato al centro prelievi di Barga per effettuare un’analisi del sangue.

Da ieri a Castelvecchio non si parla d’altro e si è fatta largo l’ipotesi che sia stato narcotizzato dai ladri. Don Bencivenni, 88 anni, conosciutissimo e benvoluto in tutta la comunità barghigiana, soffre in realtà di diverse patologie gravi fra le quali il diabete che gli ha causato cecità e problemi cardiaci ed il fatto che possa aver avuto un malore rientra nelle conseguenze delle sue patologie. Qualcosa però non torna in questa ricostruzione e lascia qualche dubbio. Gli stessi che deve aver avuto la nipote, Laura Lemetti, che ha rinvenuto lo zio svenuto  e due delle stanze della casa del parroco messe in parte a soqquadro. Un armadio era stato infatti svuotato e due cassetti erano stati rovesciati sul letto.

Da qui l’idea che don Ruggero possa essere stato testimone di un tentativo di furto nella sua casa e che i ladri possano  averlo addormentato prima di darsi alla fuga. Immediato l’allarme lanciato dalla  nipote che ha avvertito 118 ed i carabinieri della locale stazione di Barga.  L’anziano sacerdote, ancora in stato di incoscienza, è stato ricoverato all’ospedale  dove ha continuato a dormire per una giornata intera ed immediatamente sono scattate le indagini per cercare di capire che cosa fosse successo. Nessuna indiscrezione da parte dei militari dell’Arma che sicuramente prima vogliono avere in mano altri elementi per ricostruire l’accaduto. A quanto sembra però, sarebbe stata richiesta una analisi tossicologica del sangue per stabilire l’eventuale presenza di narcotici, ma per avere i risultati bisognerà attendere quasi sicuramente la prossima settimana.

L’unica cosa certa per il momento sono le due stanze a soqquadro ed il fatto che segni di forzatura siano stati rilevati anche presso la porta di ingresso della casa. Nessun oggetto di valore sarebbe però sparito dall’abitazione e nemmeno dall’attigua chiesa di Castelvecchio e questo renderebbe ancora più nebulosa l’intera vicenda.

Che cosa è successo giovedì mattina nella casa di don Ruggero? E’ stato veramente narcotizzato dai ladri o il sacerdote può aver causato disordine in casa ed essersi  sentito male a causa delle sue condizioni di salute? Le analisi tossicologiche, sicuramente potranno chiarire questo dubbio.

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