Ormai siamo tutti consapevoli sul fatto che la vita frenetica ci porta a tralasciare molte bellezze che ci ritroviamo attorno perdendo così attenzione al fatto che siamo in un Paese che è stato definito del “paesaggio antropizzato”. E che quindi l’arte, l’architetture e le testimonianze della nostra civiltà (e quelle che passarono dal “Bel Paese”) ci accompagnano e guardano quotidianamente, anche se purtroppo un è rapporto basato sulla noncuranza di tale privilegio per i nostri occhi. Una cosa che le nazioni di tutto il mondo ci invidiano.
Basta solo pensare alla storia e alla bellezza che sta dentro ad ogni pietra dei nostri borghi, città, piuttosto che in un rudere abbandonato e al quale non daremmo “due lire”. Ebbene sì, siamo fortunati, ma non ce ne vogliamo rendere conto o magari non abbiamo mai così tanto tempo da dedicargli oppure ci crogioliamo sullo sciocco discorso che sono solo interessi per addetti al settore, ma i modi per avvicinarsi all’arte ne esistono di tantissimi basta solo scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Un consiglio posso darlo in questo senso: di solito vedo che nozioni e date non interessano, ma soprattutto sono i primi ad essere rimossi quindi perché non vedere o piuttosto cercare quella fetta dell’arte più corrispondente ai nostri interessi? Per semplificare basta fare questo piccolo ragionamento: se mi piace l’architettura e l’urbanistica basta solo prendere l’auto e sperdersi trovando tesori nascosti; a quelli che amano la scienza basta solo recarsi in un museo della scienza o vedere quelle raccolte pittoriche dove sono presenti strumenti scientifici e l’uso delle forme e dei princìpi della geometria.
Se è lo sport la vostra più grande passione basta solo indagare sul rapporto tra arte e sport durante l’età greca poi romana e infine rinascimentale e a come cambia la considerazione del corpo nel corso dei secoli; per quelli che non sanno fare a meno della trasgressione e l’irriverenza di certa arte contemporanea basta solo andare in un museo dedicato. Infine per i veri patiti della moda e del costume non c’è limite di scelta: basta solo prendere ogni singolo quadro della storia dell’arte e soffermarsi sui dettagli dei tessuti e degli stili di vita; o ancora, chi è malato di lettura può semplicemente frequentare le biblioteche sparse su tutto il territorio e trovarne alcune che espongono manoscritti miniati, libri antichi o documenti d’archivio.
Potremmo continuare così fino all’infinito, ma ci tenevo a precisare che l’arte non ha assolutamente intenzione di intimorire nessuno, ma anzi ha solo voglia di essere letta e conosciuta; basta perciò trovare il modo per iniziare questo percorso.
Alla fine i più coraggiosi, dopo aver seguito questi piccoli consigli, si appassioneranno alla lettura della linea cronologica dell’arte diventando dei veri e propri appassionati. Me ne accorgo anche nel mio piccolo e soprattutto nei luoghi del centro di Firenze che frequento quotidianamente: ad esempio, aspettando l’autobus, tante volte l’occhio va a finire un po’ per ingannare il tempo, su dettagli mai visti fino a quel momento… l’estasi del momento mi fa sempre ripiegare sulla corsa successiva.
Andiamo al nodo della questione e lasciamo da parte le opportunità perse in passato: nei giorni dal 14 al 22 Aprile ci viene in soccorso una bellissima iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali: la “XIV Settimana della cultura” il cui slogan è “La cultura è di tutti, partecipa anche tu”.
Su quest’ultima frase è basato il discorso di accoglienza all’iniziativa promosso dal ministro Ornaghi sulla brochure scaricabile dal sito del MiBAC: “Il patrimonio storico-artistico dell’Italia, nella sua magnifica varietà e nella sua ricca articolazione di luoghi, opere, monumenti, chiede di essere continuamente riscoperto e ammirato: la Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali è certamente l’occasione più propizia per farlo.” […] “viene offerta ai cittadini l’opportunità di riconoscersi eredi e custodi di un tesoro impareggiabile, motivo di fierezza e responsabilità per il nostro Paese.
È sempre più condivisa la coscienza di quanto sia essenziale – per l’oggi e per il nostro immediato futuro – il saper apprezzare, conservare e proteggere l’immenso capitale frutto della millenaria stratificazione delle diverse civiltà che si sono evolute nel nostro territorio. Ed è sempre più diffusa la percezione del ruolo strategico ricoperto dalla cultura per la qualità della crescita e dello sviluppo nazionale.” Dal punto di vista pratico la manifestazione ha lo scopo cardine di individuare luoghi della cultura e aprirli al pubblico gratuitamente associando innumerevoli iniziative collaterali come laboratori, seminari, workshop e molto altro ancora. Non sto ad elencare i siti aperti in questi giorni, ma consiglio di vedere il sito del Ministero dove viene resa nota l’iniziativa nella sua totalità; ogni singola Regione ha la sua brochure con tutte le indicazioni chiave e i siti che hanno deciso di aderire alla “XIV Settimana della Cultura”.
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