Il problema degli incendi invernali ed estivi è una delle più drammatiche piaghe per il nostro territorio: nelle scorse settimane i due principali roghi, quelli del monte Piglione nel comune di Pescaglia e del Coronato nel comune di Bagni di Lucca hanno devastato quasi cento ettari di bosco e zone adibite a pascolo.
In prima linea per cercare d’arginare questo preoccupante fenomeno è il servizio antincendio dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, un gruppo di professionisti esempio di grande capacità operativa e dedizione composto da dieci Direttori delle operazioni, tre supervisori, oltre che trenta validissimi operai forestali, tutto personale interno all’ente. A questa organizzazione va poi ad aggiungersi il prezioso supporto esterno offerto dalle tante associazioni di volontariato quali quelle di Capannori Nord, dei volontari di Vorno, il Vab di Lucca, la Misericordia di Montecarlo, la Croce Verde di Ponte a Moriano e la PROCIV di Monte San Quirico.
“Nel suo complesso questa organizzazione – commenta il Presidente dell’Unione Nicola Boggi – costituisce una forza di più di duecentocinquanta persone pronte ad intervenire e soprattutto prevenire in tutte le 24 ore giornaliere”.
Questo dispiegamento di uomini e mezzi (fra cui il fondamentale supporto degli elicotteri della Regione Toscana, specie nello spegnimento di roghi che interessano crinali ed aree di difficile raggiungimento) rappresenta un presidio irrinunciabile per la Valle del Serchio e la Piana di Lucca, zone troppo spesso purtroppo costrette a misurarsi con incendi che, oltre ad allarmare fortemente sul piano di devastazione ambientale, molte volte hanno rischiato di mettere a repentaglio anche l’incolumità di cittadini ed animali abitanti le aree più prossime a questi fenomeni.
“A questi veri e propri angeli custodi delle nostre montagne – conclude Boggi – va la mia più profonda riconoscenza per l’impegno ed il coraggio che mostrano nella gestione di questo servizio così delicato e rischioso”. Ai fini del contenimento di questi fenomeni risultano indispensabili nuove e più incisive campagne informative capaci di veicolare nella popolazione le principali nozioni e norme di legge legate alla prevenzione ed alla sicurezza dei territori montani affiancate dalla necessità di procedere ad un accrescimento di personale volontario e non, da formare e dotare di mezzi necessari per operazioni di pattugliamento, antincendio e bonifica. E’infine doveroso ricordare che la salvaguardia del territorio dipende soprattutto da accorti comportamenti individuali dei singoli cittadini: in questo senso fondamentali risultano le azione mirate al rafforzamento di una cultura del rispetto rigoroso dell’ambiente e del paesaggio a partire dai più giovani.
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