Crisi Corsonna, Fontanini: “i sindacati tenuti ai margini della vertenza”

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“Ancora una volta siamo stati davanti all’ennesima mancata partecipazione democratica all’incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la sede della Regione Toscana, delle organizzazioni sindacali di categoria FISTel-CISL e SLC CGIL Lucca e Pisa, sulle vicende Corsonna e Bientina, stabilimenti nel territorio di Lucca e Pisa ad oggi in fermo produttivo e in cassa integrazione straordinaria per 120 dipendenti da metà aprile del 2011”. Questo è lo sfogo di Federico Fontanini della Fistel CISL di Lucca, dove ricorda a tutti gli attori principali sulla vicenda, che le organizzazioni sindacali sono firmatarie della lettera d’intenti del 22 giugno tra la società Cartiera Verde Romanello spa e il Dr. Angelo Rosi per la NEW-CO. dove si prevedeva tutta una serie di condizioni per il rilancio delle attività produttive.

Ci chiediamo quindi, se i sindacati e le RSU dei due stabilimenti che rappresentano le difficoltà e il futuro di 120 famiglie, ad oggi, debbano essere delimitate a svolgere un ruolo marginale sulla vicenda. Purtroppo, anche dopo alcune voci trapelate da quell’incontro, lo scetticismo dei sindacati di categoria in questi ultimi periodi sul possibile riavvio delle attività produttive, si sta concretizzandosi sempre più.

Sembra che il Manager Angelo Rosi, incaricato da Regione Toscana sulla gestione  della vicenda e come rappresentate della NEW-CO, soprannominato ” Attila”, questa volta debba gettare l’ascia di guerra, malgrado l’ottimismo profuso in questi mesi, nei vari incontri istituzionali o tra i lavoratori in fabbrica.

Riteniamo quindi, che all’incontro previsto presso la provincia di Lucca il giorno 21 marzo, come già anticipato all’ultima seduta,  si diano risposte chiare e definitive su tutta la vicenda, affinché si possa percorrere la strada degli ammortizzatori sociali in deroga, prima di finire nel baratro della mobilità”.

“La preoccupazione per la situazione della Corsonna è forte: è necessario scongiurare il rischio, purtroppo sempre più concreto, di perdere un pezzo fondamentale del nostro tessuto produttivo, insieme ad un numero considerevole di posti di lavoro”. Lo dice l’onorevole Raffaella Mariani (Pd), che fin dall’inizio ha seguito con attenzione la vicenda dello stabilimento di Castelvecchio Pascoli e dei lavoratori coinvolti in una delle crisi più pesanti per la Valle del Serchio. “Con l’esaurirsi della cassa integrazione straordinaria – continua la parlamentare – per i dipendenti si fa sempre più vicino lo spettro della mobilità, mentre l’esito negativo del recente tentativo di far ripartire la produzione ci ha lasciato l’amaro in bocca. Ora più che mai è dunque necessario mantenere alta l’attenzione. La mobilità potrebbe essere scongiurata, almeno fino alla fine del 2012, con il ricorso alla cassa integrazione in deroga: dobbiamo lavorare uniti per rendere possibile questo percorso. Nel frattempo è necessario proseguire nell’impegno per individuare una soluzione alternativa che salvaguardi l’occupazione, evitando un danno gravissimo per le famiglie coinvolte e l’impoverimento del nostro territorio”. È importante, conclude Mariani, “l’incontro convocato per i prossimi giorni dalla Provincia. Da parte mia ribadisco la disponibilità più completa ad operare a fianco delle istituzioni preposte, dei lavoratori e dei sindacati per garantire la realizzazione di questo obiettivo”.

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