Sabato e domenica in compagnia del gelo

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Ci apprestiamo a vivere, con ogni probabilità, il periodo più freddo di tutto l’inverno. Il Burian, il vento gelido della steppa russa, sta soffiando in maniera prepotente, determinando un ulteriore e netto calo delle temperature che, anche nei valori massimi, stentano a raggiungere valori positivi.

Per la giornata di sabato la previsione è piuttosto difficoltosa. Attualmente abbiamo una vasta zona depressionaria tra Sicilia, Sardegna e Campagnia, motore del maltempo che sta interessando il Lazio e portando nevicate anche su Roma. Nelle prossime ore la nuvolosità tenderà ad aumentare anche sulle nostre zone proveniendo da sud est, alle quote elevate mentre, nei bassi strati, continuerà a soffiare forte il grecale. Sarà proprio il forte vento presente al suolo che impedirà la comparsa di nuove nevicate che si limiteranno ad interessare l’Appennino, con vere e proprie bufere di vento e neve, e tutte le zone prospicenti. Per i fondovalle ci attendiamo, al più, qualche fiocco svolazzante portato dal vento ma senza accumuli (nella foto le nevicate previste tra la mattina ed il tardo pomeriggio di domani). C’è un solo modello che vede un’evoluzione leggermente differente con un minimo relativo sulla Valpadana che potrebbe inibire il vento e favorire fenomeni piu consistenti. E’ comunque un’ipotesi alla quale non mi sento di fare piu del 10% di realizzazione.

Domenica il vento tenderà a diminuire e sarà proprio allora che l’aria gelida si riverserà al suolo, complice anche un rasserenamento del cielo potremo registrare, nella notte su lunedi, temperature inferiori ai 10 12 gradi sotto lo zero.

Anche per i primi giorni della prossima settimana la situazione non cambierà con ancora molto freddo, gelate estese ed intense al primo mattino e temperature diurne intorno allo zero.

Vista la particolarità della situazione meteo che ci apprestiamo a vivere rinnoviamo l’invito a non uscire nelle ore serali, notturne ed al primo mattino quando le strade saranno gelate, anche a causa della neve accumulata sui tetti e spazzata dal vento. L’ondata di gelo del 2012 è destinata ad entrare, come avevamo anticipato negli scorsi giorni, negli annali meteo, non tanto per la quantità di neve, quanto per la persistenza del freddo, non è cosa di ogni anno avere neve al suolo per molti giorni…

Il giornale continuerà a monitorare attentamente la situazione con aggiornamenti tempestivi nel caso in cui le previsioni dovessero mutare.

David Sesto

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