Crisi Corsonna: i sindacati sul piede di guerra. Critiche a Rosi

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Sono sul piede di guerra le organizzazioni sindacali di categoria FISTel-CISL e SLC-CGIL di Lucca e  Pisa, unitamente alle R.S.U. di Corsonna e Bientina dopo l’incontro istituzionale sulla vertenza  delle aziende Corsonna e Bientina, promosso dalla  provincia di Lucca, che si è svolto nei giorni scorsi con esiti non proprio incoraggianti.
In un comunicato esprimono “la propria insoddisfazione e contrarietà, per la posizione assunta dal Dott. Angelo Rosi, che in piena discussione, su delle richieste di chiarimenti fatte dalle Organizzazioni Sindacali,  ha deciso in maniera provocatoria, di alzarsi dal tavolo e chiudere per suo conto la discussione.
Riteniamo il gesto, irresponsabile e inammissibile,  per il ruolo rappresentato dal Dott. Angelo Rosi nella vertenza, ovvero come incaricato nella gestione delle due crisi aziendali, su mandato ricevuto dal presidente della Regione Toscana e firmatario sia del verbale d’accordo con data 27 giugno 2011, che della lettera di Intenti  del 22 giugno 2011 come rappresentate della NEW-CO.
Accordi questi, che prevedevano – sottolineano i sindacati –  il rilancio produttivo delle aziende Corsonna e Bientina, con il sostegno finanziario di  FIDI Toscana in un percorso condiviso con le  istituzioni locali di Lucca e Pisa, le RSU e le organizzazioni sindacali di categoria”.
“Chiediamo quindi, che il Dott. Rosi – continua il comunicato – torni al tavolo istituzionale e dia spiegazioni su gli impegni presi attraverso la sottoscrizione di quegli accordi e sulla possibilità di onorarli o meno a tutte le parti in causa e soprattutto ai 130 lavoratori e alle loro famiglie, che giornalmente confidano in quelle intese, per il loro futuro lavorativo.
Chiediamo inoltre alla Regione Toscana di “trovare il tempo” per partecipare a quel tavolo istituzionale e di assumersi fino in fondo la responsabilità sugli impegni a sua volta presi con la firma dell’accordo del 27 giugno2011 e l’incarico conferito ad Angelo Rosi”.

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