Blocco dei trasporti, gli effetti nel comune di Barga

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Costo dei carburanti e costo dei pedaggi autostradali le ragioni, in estrema sintesi, della protesta degli autotrasportatori che, partita la settimana scorsa dalla Sicilia, domenica notte ha raggiunto e quasi paralizzato l’intera Italia.

Il blocco – L’agitazione è stata promossa dalla sigla Trasportounito e pare stia avendo un’adesione al di sopra delle aspettative: caselli autostradali bloccati, tangenziali e strade extraurbane trasformate in un’unica lunga coda, merci non consegnate e in alcuni casi deperite, sono i primi risultati della protesta.

Nonostante le critiche all’iniziativa arrivate da più parti i trasportatori non hanno comunque alcuna intenzione di abbandonare i presidi dislocati su e giù per l’Italia e la protesta durerà fino a venerdì 27 gennaio, a meno che il Governo non prenda provvedimenti urgenti o accolga le richieste di Trasportounito.

Il Governo –  Per il momento il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha garantito “massima disponibilità al dialogo con tutti” ma anche “massima fermezza per assicurare il rispetto della legge attraverso gli strumenti previsti dalla legge”, tanto che da questa mattina, anche su sollecitazione dell’Unione Europea, il Viminale ha dichiarato che intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi.
Più morbida la posizione del premier Mario Monti, che questa mattina ha dichiarato che “Le proteste vanno esaminate caso per caso. Il rispetto della legalità è qualcosa che si può e si deve esigere. Certi diritti, come quello di sciopero, sono garantiti costituzionalmente, e la stessa Unione Europea si interessa di come assicurare il libero movimento delle merci, pur nel rispetto di questi diritti».
Comunque, dopo appena due giorni di agitazioni, molte città si trovano già in difficoltà per quanto riguarda le scorte di carburanti o di derrate alimentari, anche se per fortuna c’è una certa flessibilità verso chi trasporta merci deperibili, che non viene bloccato dai presidi ma lasciato passare.

La situazione nel Comune – Nel nostro comune si comincia a percepire qualche disagio, ma non siamo certo ai livelli di certe grandi città dove gli scaffali dei supermercati sono vuoti – e dove si sono anche registrate impennate nei prezzi – e i distributori di benzina sono rimasti senza scorte.

I Supermercati – In due dei tre principali supermercati del comune le cose vanno regolarmente, anche se i trasportatori che hanno consegnato questa mattina hanno riferito d aver incontrato dei blocchi alla circolazione. Nel terzo caso l’ultima consegna di derrate risale a lunedì, e ci si augura che domani possano arrivare altre merci, dato che la mancata consegna di oggi ha fatto registrare un lieve calo di merci disponibili sugli scaffali.

I Benzinai – Per quanto riguarda le pompe di benzina – tre sul territorio comunale – la situazione è quanto mai incerta: chi era rimasto con i serbatoi vuoti, oggi ha visto finalmente arrivare il camion cisterna, chi l’attendeva per oggi non ha ricevuto nessuna fornitura e chi attende la cisterna per domani non sa cosa pensare… Anche perché i presidi degli autotrasportatori sono capillari, toccano i punti nevralgici della viabilità e soprattutto sono fluidi, nel senso che i gruppi in protesta si creano tramite comunicazioni radio, rendendo difficile prevedere come si muoveranno nelle prossime ore.

Le aziende – A registrare i problemi maggiori, forse, le aziende, che sulla logistica basano gran parte del lavoro.
La cartiera Smurfit Kappa di Ponte all’Ania già da ieri ha problemi di trasporto e la situazione pare complicarsi. I magazzini dei prodotti finiti sono saturi e quelli delle materie prime quasi vuoti ma non c’è possibilità né di spedire né di ricevere merci, tanto che l’azienda sta valutando di fermare la produzione, nonostante l’ingente perdita economica che ne deriverebbe.
Anche KME sta incontrando problemi sia nello stabilimento di Fornaci che in quello di Sarravalle Scrivia, tanto che hanno stimato che in questi due giorni le consegne siano state del solo 15% confronto alla media degli altri giorni lavorativi.

La situazione nella provincia – Del resto anche l’area della provincia di Lucca e quelle limitrofe non è rimasta isolata dalle manifestazioni: anche nel pomeriggio di oggi blocchi alla circolazione si sono verificati sulla Firenze-Pisa presso i caselli di Montecatini, Chiesina Uzzanese e Capannori, mentre il nodo nevralgico del Porto di Livorno è stato bloccato da un presidio di oltre cento auto articolati.

La situazione in Toscana

Cosa accadrà – Come si evolverà la situazione nei prossimi giorni? Difficile dirlo, ma intanto anche i benzinai hanno deciso di scendere in campo: salvo contrordini saranno 10 i giorni di sciopero che ci attendono, con il blocco delle pompe di benzina su strade e autostrade. Le date, però non sono ancora state definite.

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